 
La Cina continua a mandare segnali ambigui su Taiwan. Nelle ultime ore l'emittente statale CCTV ha infatti trasmesso un documentario che ha analizzato i risultati di una recente esercitazione militare di sbarco anfibio condotta dall'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese per conquistare l'isola al centro delle tensioni mondiali. Il contenuto multimediale ha fatto emergere diversi spunti interessanti. Le forze di Pechino hanno per esempio utilizzato cani robot a quattro zampe carichi di esplosivo e droni aerei. Ecco come potrebbe funzionare, sul campo, lo strano binomio testato dal Dragone.
La simulazione dello sbarco a Taiwan
Come ha spiegato il South China Morning Post, durante la suddetta esercitazione i cani robot, carichi di esplosivo, sono stati sganciati dalla prima ondata di truppe da sbarco. Hanno quindi superato i fossati, blocchi e barricate sulla testa di ponte per aprire un varco per la penetrazione della linea difensiva nemica. Allo stesso tempo, unità specializzate hanno schierato veicoli aerei senza pilota con visuale in prima persona (FPV) per colpire le postazioni di fuoco nemiche insieme alle truppe da combattimento armate, fornendo così protezione ai cani robot.
I droni da ricognizione hanno monitorato il campo di battaglia e individuato le posizioni nemiche, mentre altri cani robot hanno trasportato munizioni per i soldati dispiegati in posizioni sparse.
Nel frattempo, un altro cane robot con una mitragliatrice sulla schiena ha accompagnato una squadra di paracadutisti che avanzava nella giungla per infiltrarsi nelle retrovie nemiche, per poi aprire la strada all'intercettazione dei rinforzi nemici. Per rendere la simulazione ancora più complessa i militari cinesi hanno spiegato che le forze di Taipei erano riuscite a danneggiare i veicoli corazzati anfibi, causando congestione lungo il percorso di avanzamento dell'esercitazione di sbarco anfibio a corso completo.
I risultati del test
L'ampio utilizzo e la perfetta integrazione dei vari sistemi impiegati nell'operazione hanno indicato che l'Esercito Popolare di Liberazione si è adattato alla guerra senza equipaggio e che ha sviluppato capacità significative. Tuttavia, i risultati dell'esercitazione hanno rivelato alcuni limiti dei droni militari. Come ha spiegato il documentario, infatti, un soldato in difesa è riuscito ad abbattere un cane robot da lontano mentre si muoveva sulla spiaggia. E i droni FPV non sembrano aver indebolito le posizioni fortificate nemiche. "Dato che le apparecchiature senza pilota erano già state distrutte, siamo stati costretti a ricorrere all'approccio più primitivo: utilizzare esseri umani", ha detto alla CCTV il comandante dell'unità di sbarco Ren Mengqi.
Il metodo rozzo e pericoloso – tentare di aprirsi un varco ordinando ai soldati di strisciare sotto il fuoco pesante e piazzare manualmente le cariche esplosive – ha provocato "gravi perdite". Il documentario ha anche mostrato che le difese sulla spiaggia non sono state smantellate finché la squadra di infiltrazione non ha lanciato un attacco alle spalle.
Il ministro della Difesa cinese Dong Jun, dopo l'incontro con l'omologo Usa Pete Hegseth, in Malesia, ha intanto sottolineato che la riunificazione della Cina e di Taiwan è una "tendenza storica inarrestabile" e ha esortato gli Stati Uniti a essere cauti nelle loro parole e azioni sulla questione di Taiwan.
"Ci auguriamo che gli Stati Uniti traducano in azioni concrete le loro dichiarazioni di non contenere la Cina e di non cercare il conflitto, e collaborino con la Cina per infondere energia positiva nella pace e nella sicurezza regionale e globale", si legge in una dichiarazione del ministero della Difesa cinese.