L'arrivo, la cittadinanza ne 2006 e poi l'agguato: chi era Jihad Al Shamie, l'attentatore di Manchester

Identificato l'attentatore della sinagoga di Manchester: era un 35enne britannico di origini siriane, ucciso dalla polizia. Ecco che cosa sappiamo

L'arrivo, la cittadinanza ne 2006 e poi l'agguato: chi era Jihad Al Shamie, l'attentatore di Manchester
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Jihad Al Shamie, 35 anni, cittadino britannico di origini siriane: è questo l'identikit del responsabile dell'attacco terroristico alla sinagoga di Manchester ucciso dalle forze dell'ordine a Middleton Road, nella zona di Crumpsall. Era entrato nel Regno Unito da bambino ed aveva ottenuto la cittadinanza britannica nel 2006, all'età di 16 anni. Viveva a Prestwich, sempre a Manchester. "Prendiamo pienamente le distanze da questo attacco ed esprimiamo il nostro profondo shock e dolore per quanto accaduto", ha dichiarato la sua famiglia.

L'identikit dell'assalitore di Manchester

La polizia sta ancora scandagliando la vita di Al Shamie. "Sulla base delle informazioni attualmente in nostro possesso, dai nostri archivi non risulta alcun precedente segnalazione relativa a questo individuo nell'ambito del programma" antiterrorismo Prevent, hanno informato le autorità. Sappiamo anche che, durante l'attacco alla sinagoga di Manchester, l'uomo indossava una presunta cintura esplosiva ritenuta non funzionante.

Gli abitanti di Prestwich hanno raccontato alla Bbc che Al Shamie era un appassionato di sollevamento pesi e che raramente parlava con i suoi vicini. Hanno anche spiegato che a volte indossava abiti occidentali e altre volte i vestiti "tradizionali" siriani. "Era solo un ragazzo semplice e normale, non c'era niente che potesse farti pensare che lo fosse", ha dichiarato un suo vicino di casa. Pare che Al Shamie lavorasse come tutor e che insegnasse inglese e programmazione informatica, e che suo padre fosse un chirurgo. Il nome di Al Shamie non è comparso nelle prime ricerche effettuate nei registri antiterrorismo della polizia e dei servizi di sicurezza.

Il comunicato della famiglia e le indagini in corso

"I nostri cuori e i nostri pensieri sono con le vittime e le loro famiglie e preghiamo per la loro forza e il loro conforto", ha fatto sapere la famiglia dell'assalitore. Il padre dell'uomo, Faraj Al Shamie ha dichiarato che la notizia dell'attacco terroristico effettuato da suo figlio è stata un profondo choc. "La famiglia Al Shamie, nel Regno Unito e all'estero, condanna fermamente questo atto atroce, che ha preso di mira civili pacifici e innocenti. Prendiamo pienamente le distanze da questo attacco ed esprimiamo il nostro profondo shock e dolore per quanto accaduto", si legge in comunicato. La stessa famiglia ha inoltre chiesto a tutti i media di rispettare la privacy "in questo momento così difficile" e di "astenersi dall'utilizzare questo tragico evento in qualsiasi contesto che non rifletta la verità".

La polizia della Grande Manchester ha intanto comunicato che tre sospetti sono attualmente in custodia cautelare e sono stati arrestati con l'accusa di commissione, preparazione e istigazione ad atti di terrorismo. Si tratta di due uomini sulla trentina e una donna sulla sessantina. "Altri tre uomini rimangono ricoverati in ospedale con ferite gravi. Uno ha riportato una ferita da arma da taglio e un secondo è stato investito dall'auto coinvolta nell'aggressione", ha aggiunto la polizia.

"Stiamo lavorando per identificare formalmente le persone che hanno tragicamente perso la vita e fornire sostegno ai loro cari, oltre che ai feriti e alla comunità in generale. Stiamo lavorando per comprendere le motivazioni alla base dell'aggressione", hanno fatto sapere le forze dell'ordine.

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