
Le informazioni sulle navi delle Ong tornano a correre nelle chat dei migranti. Nelle ultime ore uno dei profili più attivi ha comunicato che due navi della flotta civile si trovano in navigazione davanti alle coste della Tunisia e della Libia, augurando "buona fortuna a tutti". Non è una novità: da tempo questo tipo di profili condivide le informazioni di navigazione con i migranti in attesa nelle città costiere del Nord Africa per agevolare le partenze.
Un trafficante che può spendere questa informazione con i migranti che lo pagano per arrivare in Italia può alzare il prezzo della traversata perché idealmente offre maggiori garanzie. E un migrante che viene a conoscenza di questa informazione si sente inconsciamente più sicuro e, quindi, propenso a partire, accettando anche di pagare un prezzo più alto. È un circolo vizioso accettato a grande maggioranza a quelle latitudini, come si evince dalle risposte che sono pervenute a questo messaggio, in cui gli utenti si sono augurati "buona fortuna" vicendevolmente. Questo non significa che tutti quelli, o anche solo una parte, di quelli che hanno risposto saliranno su un barchino nel breve termine e troveranno spazio su una nave della Ong, ma che probabilmente hanno questa come ambizione. Anche perché, in alternativa, non si troverebbero su queste chat.
Da quelle stesse pagine, che spingono la migrazione e forniscono informazioni utili a chi ha già fatto questa scelta, o prevede di farla a breve, vengono anche fomentati gli animi degli utenti contro i Paesi europei che "non si assumono la responsabilità" di recuperare i migranti in mare.
Alcune di queste chat sono state chiuse nel tempo, altre hanno cambiato nome e sono diventate una sorta di bazar online ma altre ne nascono continuamente e contano migliaia di contatti e di utenti, che da qui prendono anche informazioni su come fare per partire. È un agorà dove diverse parti della filiera migratoria si incontrano facilmente e vengono agevolate da questo tipo di piattaforme.