Le contraddizioni della Cop30: la conferenza green va a gasolio

I generatori diesel tengono in piedi il vertice sul clima. Lula promette la transizione energetica, ma “ci servono ancora” i combustibili fossili

Le contraddizioni della Cop30: la conferenza green va a gasolio
00:00 00:00

Alla Cop30 emergono con forza alcune delle contraddizioni del mondo green. Durante la giornata inaugurale della conferenza a Belém, in Amazzonia, un violento temporale ha interrotto per alcuni minuti le attività della conferenza, rendendo difficile la comunicazione tra delegati e giornalisti. Ma non è questo il punto. Come evidenziato da Repubblica, il rumore della pioggia sui tendoni gonfiabili allestiti per l’evento si è sommato al suono costante dei sistemi di climatizzazione. L’intero complesso, grande quanto sedici campi da calcio, è infatti alimentato da generatori a gasolio. Tra i principali nemici della galassia verde.

Ma attenzione. Secondo quanto rivelato da Bbc Brazil attraverso documenti di appalto, la fornitura di energia, pur dovendo privilegiare fonti non fossili, si basi in gran parte sul diesel fornito da Petrobas. L’azienda afferma che il carburante contiene una quota “da fonti rinnovabili” pari al 25 per cento, decisamente inferiore però all’obiettivo iniziale del 100 per cento di biodiesel.

La scelta di un’alimentazione a gasolio ha suscitato perplessità, considerando che lo stato del Parà dispone di importanti centrali idroelettriche, come quella di Belo Monte, e che erano state ipotizzate soluzioni più sostenibili, tra cui il ricorso a biocarburanti o fonti rinnovabili. Nel frattempo, per la mobilità cittadina durante il vertice, sono stati introdotti autobus e auto elettriche. Ma una cosa è certa: l’elettricità assicurata per la Cop30 è tutt’altro che rinnovabile.

Aprendo la conferenza, il presidente brasiliano Lula ha ribadito la necessità di una transizione energetica, pur sostenendo che i combustibili fossili “ci servono ancora” come strumento per finanziarla. Lula ha inoltre dichiarato di voler ottenere una “sconfitta per i negazionisti” e ha sottolineato che “è più economico finanziare la lotta al riscaldamento globale che le guerre”. Nonostante le dichiarazioni, la questione della “transizione dai combustibili fossili” non compare tra i punti principali dell’agenda formale della Cop30, approvata ieri dopo un acceso dibattito. I temi legati alla finanza climatica, agli obiettivi di contenimento entro +1,5 gradi e alle strategie per ridurre l’uso di fonti fossili sono stati spostati nella sezione “d’azione”, che prevede tempi di discussione più lunghi.

La conferenza nel cuore

dell’Amazzonia, dunque, inizia con una palese incoerenza: un vertice dedicato alla lotta contro le emissioni di gas serra che, almeno per la sua logistica, continua a dipendere proprio da quelle fonti che vorrebbe superare.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica