Guerra in Ucraina

“Corridoi per il grano ucraino”: cosa svela l’ultima mossa della Polonia

La Polonia ha preparato corridoi di transito attraverso i quali l'Ucraina può esportare il suo grano verso i Paesi che ne hanno bisogno. Varsavia manterrà in vigore il divieto di esportazione sul proprio mercato

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La Polonia prova a voltare pagina dopo le polemiche dei giorni scorsi sul grano ucraino. Nel corso di un’intervista, il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato che sono stati predisposti dei corridoi di transito grazie ai quali il suddetto grano ucraino può passare attraverso la Polonia ed essere esportato dove è necessario. "Stiamo cercando di aiutare l'Ucraina e quei paesi che necessitano di questo aiuto", ha dichiarato Duda sottolineando però di ritenere giusto che Varsavia mantenga il divieto di vendita del grano ucraino sul mercato polacco.

La mossa della Polonia

La Polonia ha dunque preparato corridoi di transito attraverso i quali l'Ucraina può esportare il suo grano verso i Paesi che ne hanno bisogno. In tutto questo, Varsavia manterrà in vigore il divieto di esportazione sul proprio mercato. "Vogliamo aiutare l'Ucraina - ha affermato Duda - e i Paesi che ne hanno bisogno. Credo che il governo polacco abbia preso la decisione giusta di mantenere il divieto di vendita del grano ucraino sul mercato polacco. Grazie al lavoro dei nostri agricoltori siamo autosufficienti".

Nelle scorse ore, anche l’Ucraina ha fatto passi in avanti per cercare di rendere il clima meno teso. "Sono grato a tutta la Polonia per l'inestimabile sostegno e solidarietà che contribuisce a difendere la libertà di tutta la nostra Europa", ha scritto Volodymyr Zelensky in un post su Telegram, ricordando di aver incontrato e ringraziato i cittadini e i volontari polacchi per gli sforzi a favore dell'Ucraina. Zelensky ha citato tra gli altri un team di medici che ha viaggiato "a Bakhmut, Soledar, al fronte nel sud, ed ha salvato i nostri ragazzi, i nostri soldati, ha creato un fondo che finanzia l'acquisto di medicinali, ha creato un centro per la formazione di medici per le zone di guerra e conduce attivamente corsi di formazione per giornalisti e volontari che si recano in zona di guerra".

I rapporti tra Kiev e Varsavia

Negli ultimi giorni i rapporti tra Varsavia e Kiev erano quasi sul punto di non ritorno. Il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, parlando all'emittente Polskie Radio era arrivato a dire che lo scontro sulle importazioni di grano tocca gli interessi degli oligarchi ucraini, che vorrebbero vendere le loro derrate nel territorio della Polonia. "Noi difendiamo gli agricoltori polacchi e posso assicurare che finchè Diritto e giustizia sarà al potere agiremo di conseguenza. Malgrado gli attacchi, siamo guidati dagli interessi degli agricoltori polacchi", aveva affermato il ministro.

Di pari passo, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki aveva dichiarato, in un'intervista televisiva, che la Polonia non avrebbe trasferito "più armi all'Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci". "La Polonia effettua solo consegne di munizioni e armi concordate in precedenza, comprese quelle risultanti dai contratti firmati con l'Ucraina", aveva qui ti specificato all'agenzia Pap il portavoce del governo Piotr Muller.

"Siamo convinti che la Polonia continuerà ad essere un forte sostenitore dell'Ucraina con la fornitura di howitzer ed altre armi", aveva quindi detto il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan. Adesso, con la notizia dei corridoi di transito, Varsavia prova a spegnere ogni polemica.

Attenzione però, perché con le elezioni parlamentari dietro l’angolo, i leader polacchi non hanno alcuna intenzione di perdere il consenso degli agricoltori locali, molti dei quali sconvolti dal fatto che i prodotti alimentari ucraini abbiano inondato il mercato nazionale, spingendo i prezzi verso il basso e danneggiando i loro mezzi di sussistenza.

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