Cronaca internazionale

Cosa sono le Banlieue, i quartieri francesi in rivolta

Banlieue è un termine francese oggi utilizzato per indicare i sobborghi economicamente svantaggiati della Francia. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Cosa sono le Banlieue, i quartieri francesi in rivolta
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Può essere tradotta in italiano come "quartiere" o "sobborgo". Il più delle volte viene però lasciata nella sua forma originale, sottolineando come questa parola sia ormai entrata nel vocabolario mondiale. "Banlieue" è un termine francese oggi utilizzato per indicare i sobborghi economicamente svantaggiati della Francia, quelli caratterizzati da progetti di alloggi a basso reddito e che ospitano grandi popolazioni di immigrati. Negli ultimi giorni, le cronache giornalistiche si sono concentrate sulle Banlieue in quanto centri nevralgici dei violenti scontri che hanno travolto l'intero Paese. Scontri, per la cronaca, scaturiti in seguito alla morte di Nahel, un 17enne ucciso il 27 giugno da un agente di polizia nel sobborgo occidentale di Parigi, a Nanterre, durante un controllo stradale di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare.

Cosa significa Banlieue

Alla lettera Banlieue significa "periferia", anche se nel lessico comune utilizziamo questa parola in riferimento ai sobborghi, svantaggiati e a basso reddito, che circondano le più grandi città francesi. In teoria, le Banlieue sono divise in entità amministrative autonome e non fanno parte della città vera e propria. È a partire all'incirca dagli anni '70 che il termine ha perso il suo connotato neutrale-amministrativo per acquistarne uno prettamente socio-economico, ad indicare le località più povere e problematiche della Francia. In generale, il termine dovrebbe desiegnare la zona urbanizzata situata intorno al centro di una città. Giusto per fare un esempio, nell'area metropolitana di Parigi, il ricco sobborgo di Neuilly-sur-Seine è tecnicamente una Banlieue, così come il povero sobborgo di La Courneuve. Il primo rientra tra le cosiddette Banlieues aisée, i sobborghi confortevoli, mentre il secondo tra le Banlieues défavorisée, i sobborghi svantaggiati.

Cosa sono le Banlieues di Parigi

A Parigi, ad una quindicina di chilometri dalla Tour Eiffel e dagli Champs-Elysses, sorgono alcune delle Banlieue più problematiche della Francia. I sobborghi della capitale sono vere e proprie polveriere pronte ad esplodere da un momento all'altro, come abbiamo constatato in questi giorni. Giusto per fare un esempio, Grigny, che si trova a sud di Parigi, è il sobborgo più povero della Francia con un tasso di povertà del 45%, ovvero tre volte più alto rispetto alla media nazionale. Queste aree, un tempo paludi popolate da banditi fuorilegge che lavoravano fuori dalle mura delle città, ospitano milioni di persone, molte delle quali provenienti dal Nord Africa e dalle antiche colonie francesi, stabilitesi in tali sobborghi al termine della Seconda Guerra Mondiale. Inizialmente le Banlieue erano luoghi adibiti per ospitare le famiglie della classe meno abbiente, dei pendolari francesi chiamati a spostarsi dal centro alla periferia. A partire dagli anni '70, le Banlieue hanno iniziato ad attrarre problemi quali disoccupazione e tensioni razziali, aggravati dallo stabilimento in loco di immigrati provenienti dalle ex colonie francesi, poveri e in cerca di un futuro. I vari governi francesi non sono sempre riusciti a finanziare a dovere aree del genere, ritrovandosi in seno aree ad alto rischio a pochi passi dai principali centri del potere.

In quale parte della città si trovano i quartieri "Banlieues"

Le Banlieue costeggiano le grandi città come se fossero delle cinture. La regione di Parigi può essere suddivisa in diverse zone. Nel nord-ovest e nel nord-est, molte aree sono ex zone operaie e industriali, come nel caso di Seine-Saint-Denis e Val-d'Oise. Ad ovest, la popolazione è invece tendenzialmente di classe superiore. In generale, nei pressi della capitale troviamo molte comunità considerate "sensibili" o insicure, come Bagneux, Malakoff, Massy, Cachan e Les Ulis. Anche le Banlieue di Lione e Marsiglia hanno gradualmente acquisito una reputazione negativa.

Quanti abitanti ci vivono

È difficile fare una stima esatta, visto che, come detto, praticamente ogni città francese di dimensioni significative ne ha una. La Banlieue parigina – che considera tutti i sobborghi, sia ricchi che poveri - è tuttavia l'archetipo raffigurato in film popolari e serie televisive. Ci vivono circa 10 milioni di persone, rispetto ai circa due milioni della stessa Parigi. I quartieri più poveri - ora etichettati come "quartiers prioritaires" - ospitano più di cinque milioni di persone. Molti sono immigrati o francesi di terza o quarta generazione. Circa il 57% dei bambini che vivono in queste comunità vive in condizioni di povertà, contro il 21% dell'intera popolazione francese. Secondo l'Institut Montaigne, un think tank, i residenti di questi quartieri hanno tre volte più probabilità di essere disoccupati.

Cosa sta succedendo nelle Banlieues in Francia

Come ha ben sintetizzato la Bbc, quando i poveri sobborghi francesi attirano l'attenzione dei media, di solito è perché sono in fiamme. È quanto sta accadendo dallo scorso 27 giugno, giorno dell'uccisione del giovane Nahel da parte di un agente di polizia. Da quel momento in poi, nelle principali città della Francia è esplosa la rabbia cieca degli abitanti delle Banlieue. In cinque notti sono state arrestate 3.300 persone e date alle fiamme 4.500 automobili e 800 edifici, tra cui municipi, scuole e commissariati.

Le aree più critiche coincidono con Lione, Grenoble e Marsiglia, ma neppure la capitale è stata risparmiata dalla violenza dei dimostranti, spesso giovani e adolescenti.

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