Depardieu, arriva il rinvio a giudizio per stupro: l'attore rischia fino a 20 anni di carcere

A maggio era già stato condannato per aggressione sessuale ai danni di due donne sul set del film "Les Volets Verts"

Depardieu, arriva il rinvio a giudizio per stupro: l'attore rischia fino a 20 anni di carcere
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Gerard Depardieu finirà alla sbarra per difendersi dall'accusa di stupro ai danni dell'attrice Charlotte Arnould. Stando a quanto riferito per prima dall'emittente televisiva BfmTv, un giudice della Corte criminale dipartimentale di Parigi ha disposto infatti per lui il rinvio a giudizio: qualora fosse riconosciuto colpevole dei reati a lui ascritti, il celebre attore francese rischierebbe una condanna fino a 20 anni di carcere.

Si tratta solo dell'ultimo di una lunga serie di guai giudiziari che vedono protagonista Depardieu, il quale appena lo scorso maggio era stato riconosciuto colpevole di aggressione sessuale nei confronti di due donne sul set del film del 2021 "Les Volets Verts". L'artista, condannato a una pena sospesa di 18 mesi, era stato denunciato per la precisione da un'assistente alla regia e da una scenografa. In quella circostanza, i giudici sancirono nei confronti del 76enne anche una condanna a due anni di ineleggibilità nonché la sua iscrizione nel registro degli autori di reati.

Nei confronti del'attore, negli ultimi anni, le segnalazioni di abusi si sono letteralmente moltiplicate: tra accuse pubbliche e denunce formali sono oltre 20 donne ad aver deciso di esporsi, anche se per il momento solo un caso di aggressione sessuale è finito in tribunale. Bisogna inoltre considerare che alcuni casi hanno subito l'archiviazione o a causa dell'insorgere della prescrizione o per mancanza di prove concrete.

Per quanto concerne l'episodio relativo a Charlotte Arnould, fu l'attrice a sporgere denuncia nei confronti di Depardieu alla gendarmeria di Lambesce per due presunti episodi di violenza sessuale avvenuti in data 7 e 13 agosto 2018. Gli abusi, stando al racconto fornito agli inquirenti, sarebbero avvenuti all'interno dell'abitazione dell'artista. Dopo 9 mesi di indagini, il caso fu archiviato per insufficienza di prove, ma la donna non si perse d'animo e si costituì parte civile, facendo di fatto aprire un'inchiesta giudiziaria nel 2020.

L'anno successivo l'attore fu accusato pubblicamente dalla Arnould, che raccontò di essere diventata anoressica, arrivando a pesare 37 kg, proprio a causa degli abusi subiti da parte di quello che era un amico di famiglia. Depardieu parlò di rapporto consensuale, respingendo al mittente le accuse di stupro e aggressione sessuale.

Per l'attrice, che aveva 22 anni all'epoca delle presunte violenze, è la fine di un incubo, come da lei stessa ammesso dopo la diffusione della notizia del rinvio a giudizio. "Sette anni dopo, sette anni di orrore e inferno…credo di avere difficoltà a rendermi conto di quanto sia enorme tutto questo. Sono sollevata", ha dichiarato la ragazza.

Una conferma del rinvio a giudizio arriva anche da parte del legale che tutela gli interessi della 29enne: "La mia cliente e io siamo sollevate e fiduciose", ha spiegato Carine Durrieu-Diebolt, "è una forma di verità giudiziaria per Charlotte in attesa del processo penale". Al momento non sono state rese note le date del processo.

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