Una vacanza di lusso si è trasformata in tragedia per una turista impegnata in una crociera di 60 giorni intorno all’Australia. La donna, passeggera della Coral Adventurer, è morta dopo essere precipitata da una scogliera durante una delle prime tappe del viaggio.
Secondo i testimoni, il gruppo di escursionisti stava affrontando un sentiero molto ripido, consigliato solo agli esperti. "Il gruppo ha proseguito ed è tornato a bordo senza rendersi conto che lei non c'era", ha raccontato uno di loro. Solo al rientro in nave ci si è accorti della sua assenza. Sono così partite ricerche via terra e via mare, protrattesi fino a notte fonda ma senza esito. Il corpo della donna è stato ritrovato il giorno successivo, ai piedi di una scogliera.
Le indagini delle autorità
L’Autorità australiana per la sicurezza marittima (AMSA) ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze dell’incidente. L’ente ha fatto sapere che incontrerà l’equipaggio della nave una volta che la Coral Adventurer attraccherà a Darwin nei prossimi giorni.
La polizia del Queensland ha confermato che sarà redatto un rapporto destinato al medico legale, parlando di una "morte improvvisa e non sospetta". Restano tuttavia aperte molte domande sulle misure di sicurezza adottate durante l’escursione e sulla dinamica esatta della caduta.
La crociera di lusso
La crociera rappresentava uno dei viaggi più esclusivi organizzati nel Paese: 60 giorni attorno al continente australiano per un costo di decine di migliaia di dollari. La Coral Adventurer, costruita appositamente per raggiungere le aree più remote della costa, può ospitare fino a 120 passeggeri e conta 46 membri dell’equipaggio.
La nave è dotata di piccole imbarcazioni, i cosiddetti tender, utilizzate per trasportare i passeggeri in escursioni
giornaliere nelle baie e nelle isole più isolate. Proprio durante una di queste attività si è verificato il dramma, che ora getta un’ombra sulla sicurezza delle spedizioni nelle zone più selvagge dell’Australia.