Il tassista responsabile dell'omicidio del piccolo Malakye Hall è stato condannato a 9 anni e 9 mesi di reclusione: il bimbo, di 7 anni, era uscito di casa per andare a cercare la madre, che lo aveva lasciato da solo al buio per andare dal partner. Una vicenda, questa, che aveva particolarmente scosso l'opinione pubblica britannica per il triste destino del piccolo, uscito dalla propria abitazione nel cuore della notte alla ricerca della donna, condannata a 3 anni lo scorso mese per negligenza.
I fatti si sono verificati l'11 agosto del 2020 a Bradford, nel West Yorkshire. Sono da poco trascorse le ore 22:00 quando, al volante della sua Toyota Auris Nera, il 32enne Mohsin Hussain piomba a tutta velocità addosso al bimbo lungo la Manchester Road, all'incrocio con St Stephens Road. Il piccolo è morto poco dopo il ricovero in ospedale, dove è giunto in condizioni disperate a causa delle gravissime lesioni riportate alla testa.
Nel corso delle indagini, la polizia ha scoperto che il tassista stava viaggiando a 53 o 54 miglia all'ora quando ha investito il bimbo, in una zona in cui era fissato un limite di 30 miglia all'ora. Non solo, dato che, oltre ad aver superato il limite di velocità di quasi il doppio, Mohsin Hussain si trovava anche sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ad aggravare ulteriormente la sua posizione anche il fatto che la licenza di cui era in possesso fosse scaduta da un mese prima del tragico incidente: ciò nonostante, il 32enne aveva continuato a svolgere il proprio servizio come se nulla fosse. Per tutti questi motivi, la Bradford Crown Court ha deciso di condannare l'umo, padre di tre figli, a 9 anni e 9 mesi di carcere.
Il mese scorso era stata condannata dalla Corte anche la madre del bimbo, la 33enne Wendy Hall: dovrà scontare 3 anni dietro le sbarre per negligenza nei confronti del figlio, abbandonato in casa al buio nel cuore della notte senza luce né gas.
Alla sentenza di ieri, le sorelle di Malakye hanno rilasciato alla corte una straziante dichiarazione , accusando Hussain di aver derubato il bimbo del suo futuro. "Ci mancherà vederlo trasformarsi nell'uomo che sarebbe diventato, siamo state derubate della nostra infanzia con lui, ma anche della nostra vita futura come adulti".
"La condanna a vivere la nostra vita senza Malakye non finirà mai, per noi è come una condanna all'ergastolo", hanno aggiunto, "dovremo vivere il resto della nostra vita senza Malakye, nostro fratello che ci è stato tragicamente portato via troppo presto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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