Espulsione, arresti, affondamento: cosa può succedere alle navi della Flotilla

I membri della Gsf verranno tutti arrestati e condotti a terra: chi non accetterà la deportazione verrà portato davanti a un giudice

Espulsione, arresti, affondamento: cosa può succedere alle navi della Flotilla
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La Global Sumud Flotilla va avanti e procede in direzione della costa nonostante gli avvisi degli Stati. Al contempo, Israele si sta preparando ad abbordare le 41 imbarcazioni e a fermare gli attivisti. Se da un lato i partecipanti alla missione si dicono convinti di voler "rompere il blocco navale", come riferisce il Corriere della sera, dall'altra parte lo Stato di Israele ha già predisposto l'apparato che prevede l'arresto degli attivisti, l'affondamento delle imbarcazioni, il trasferimento degli attivisti sulle navi militari e lo sbarco in Israele, dove verranno arrestati o rimpatriati.

Da ieri le imbarcazioni della Marina Militare israeliana sono operative nello specchio di mare in cui sta navigando la Flotilla ma il piano è pronto da giorni. Gli attivisti hanno denunciato di essere stati accerchiati dagli israeliani nella notte tra martedì e mercoledì e di aver avvistato anche un sommergibile davanti a loro, senza che tuttavia fossero abbordati. Dalle barche si aspettavano ieri l'assalto ma non c'è stato perché Israele sta aspettando che vi siano le migliori condizioni per ridurre il rischio per i suoi uomini e per gli stessi attivisti. Inoltre, nel Paese sta iniziando Yom Kippur, una delle feste più importanti della religione ebraica, che per 24 ore paralizzerà il Paese senza eccezioni. Israele sa perfettamente di dover agire in maniera estremamente "pulita", sia per tutelare i suoi militari e sia per evitare ulteriori strumentalizzazioni in un contesto in cui ha già tutta l'attenzione su di sé. Ogni minimo problema si tramuterebbe in una feroce critica internazionale.

Lo Yom Kippur quest'anno avrà inizio al tramonto di oggi, mercoledì 1 ottobre, e terminerà al tramonto di domani, giovedì 2 ottobre. Alcune fonti indicano che è molto probabile che lo stop venga imposto alle barche prima dell'inizio della festa ma i tempi per agire sono effettivamente troppo stretti per portare a termine in poche ore un'operazione di questa caratura. Il piano di Israele è semplice in via teorica, l'unico problema che potrebbero avere è dato dal numero ingente di imbarcazioni, ma la strategia prevede di abbordare, arrestare tutti i presenti e portarli a terra, probabilmente ad Ashod, con la nave militare. Le barche verrebbero trainate e alcune è previsto che vengano affondate. A terra sono schierati 600 poliziotti che prenderanno in consegna gli attivisti una volta giunti a terra, e alcune ambulanze nel caso in cui si rendano necessarie per gli attivisti. Chi accetterà la deportazione verrà espulso dal Paese, fatto salire sul primo aereo disponibile e rimpatriato.

Gli altri formalmente arrestati e condotti nelle carceri israeliane dove verrà loro notificata l'imputazione e verranno sottoposti a processo. L'accusa più probabile che potrebbe essere loro mossa è quella di ingresso illegale.

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