Cronaca internazionale

L'arrivo di Zelensky, il dossier ucraino e la sfida alla Cina: così il G7 entra nel vivo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky desiderava partecipare al vertice di persona. Previsti bilaterali con Biden, Macron e Kishida. E intanto proseguono i lavori sul dossier della guerra

L'arrivo di Zelensky, il dossier ucraino e la sfida alla Cina: così il G7 entra nel vivo
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La richiesta alla Russia di ritirare le truppe dall'Ucraina. L'idea di attuare nuove sanzioni contro Mosca e di inviare ulteriori armi a Kiev. La preoccupazione per il programma nucleare iraniano. E, infine, capire quale tipo di approccio adottare con la Cina nelle relazioni diplomatiche con Pechino. Sono questi i temi affrontati nel primo giorno di lavori del G7 di Hiroshima, in Giappone. Dove, tra le altre cose, è appena atterrato Volodymyr Zelensky, la cui presenza era stata ufficialmente annunciata nelle ultime ore dalle autorità nipponiche. Il leader ucraino avrà vari bilaterali, tra cui quelli con il presidente Usa, Joe Biden, il capo dell'Eliseo, Emmanuel Macron, e il premier nipponico, Fumio Kishida.

L'arrivo di Zelensky

Zelensky è arrivato a bordo di un aereo governativo francese partito dall'aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, dove il presidente ucraino si trovava per partecipare al vertice della Lega Araba. Desiderava partecipare faccia a faccia al summit, e allora "dopo aver attentamente considerato l'ordine del giorno e il programma del vertice, abbiamo deciso di tenere una sessione sull'Ucraina, con la presenza di persona di Zelensky, l'ultimo giorno del vertice", si legge in una nota del ministero degli Esteri giapponese.

Biden, "non vede l'ora" di incontrare il leader di Kiev, ha annunciato la Casa Bianca confermando dunque l'incontro tra i due presidenti. "È sicuro che il presidente Biden lo incontrerà", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, senza però dare dettagli su quando ci sarà l'incontro. "Il presidente - ha aggiunto - non vede l'ora di avere l'opportunità di sedersi faccia a faccia".

I rapporti con la Cina e il nodo iraniano

Passando ai dossier sul tavolo, è stata espressa profonda preoccupazione per "l'inarrestabile escalation del programma nucleare iraniano, che non ha alcuna credibile giustificazione civile e lo avvicina pericolosamente ad attività nei fatti correlate alle armi". Gli stessi leader del G7 hanno ribadito la loro fermezza sul fatto "che l'Iran non debba mai sviluppare un'arma nucleare", chiedendo a tutti i Paesi "di sostenere l'attuazione della risoluzione Onu 2231".

"Esortiamo l'Iran - si legge nella dichiarazione approvata a Hiroshima - a porre fine alle escalation nucleari. Chiediamo all'Iran di adempiere senza ulteriori indugi ai suoi obblighi giuridici e ai suoi impegni politici in materia di non proliferazione nucleare".

Per quanto riguarda la Cina, i leader del G7 ribadiranno di essere uniti intorno ad un set di principi, fondati su valori condivisi, che sono alla base dell'approccio da adottare per relazionarsi con Pechino. Fonti dell'amministrazione Biden, parlando al termine della prima giornata di lavori, hanno aggiunto che i Paesi presenti al vertice "puntano alla riduzione dei rischi e non al disaccoppiamento della Cina".

I leader del G7 hanno inoltre messo in guardia Pechino sulle sue "attività di militarizzazione" nella regione dell'Asia-Pacifico, mantenendo allo stesso tempo ferma la volontà di avere con Pechino "relazioni costruttive e stabili". In un comunicato finale diffuso a summit, i leader dei Sette Grandi hanno anche esortato il Dragone "a fare pressione sulla Russia affinché fermi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall'Ucraina".

Il dossier russo

Il dossier relativo alla guerra in Ucraina verrà affrontato con Zelensky. Nel frattempo, i presenti hanno riconosciuto la necessità di misure concrete da parte degli Stati dotati di armi nucleari per ridurre i rischi strategici. "Chiediamo alla Cina e alla Russia di impegnarsi in modo sostanziale nei pertinenti forum multilaterali e bilaterali, in linea con i loro obblighi ai sensi del Tnp, Trattato di non proliferazione nucleare, compreso l'articolo VI", si legge nella dichiarazione dei leader del G7 sul nucleare.

Scendendo nei dettagli, la "retorica nucleare irresponsabile della Russia, l'indebolimento dei regimi di controllo degli armamenti e l'intenzione dichiarata di dispiegare armi nucleari in Bielorussia sono pericolose e inaccettabili", è stato sottolineato dai leader presenti a Hiroshima.

"Ricordiamo - si legge ancora -la dichiarazione a Bali di tutti i leader del G20, compresa la Russia. In questo contesto, ribadiamo la nostra posizione secondo cui le minacce da parte della Russia dell'uso di armi nucleari, per non parlare di qualsiasi ricorso alle armi nucleari da parte di Mosca nel contesto della sua aggressione contro l'Ucraina sono inammissibili".

Clima e Sud Globale

Altri due temi rilevanti coincidono con la crisi climatica e il Sud Globale del mondo. Sul clima, nel documento sul piano d'azione per l'economia pulita si legge che i Paesi del G7 stanno agendo per rafforzare la cooperazione al fine di accelerare la transizione globale verso l'energia pulita "per raggiungere emissioni nette pari a zero al più tardi entro il 2050".

"Riaffermiamo - si legge nel testo - il nostro fermo impegno per l'accordo di Parigi. Riconosciamo che gli investimenti pubblici e privati nelle industrie del futuro sia a livello nazionale che nel mondo saranno necessarie per raggiungere questi obiettivi e che è necessaria un'ulteriore cooperazione per colmare la carenza di investimenti per la transizione energetica pulita, per ridurre il costo della transizione energetica in tutto il mondo".

Kishida ha inoltre dichiarato di attendere con entusiasmo l'opportunità di confronto con i leader del Sud Globale che si presenterà nelle prossime ore. "Vorrei condurre una discussione franca in merito alla risposta alla varie sfide affrontate dalla comunità internazionale, come la salute, il cambiamento climatico, l'energia e l'ambiente", ha dichiarato il primo ministro giapponese. "Queste sfide non possono essere affrontate soltanto dal G7, ed è necessario cooperare con i partner nella comunità internazionale, incluso il cosiddetto Sud Globale.

Vorrei che il G7 dimostrasse la determinazione a dare contributi attivi e concreti alle esigenze dei vari Paesi tramite un approccio incentrato sulle persone", ha concluso Kishida.

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