Cronaca internazionale

Germania bloccata per sei giorni: il maxi sciopero che inguaia Scholz (e l'Ue)

Da alcune ore è iniziato uno sciopero lungo sei giorni sui trasporti ferroviari della Germania. Ripercussioni per l'economia tedesca, ma non solo

Germania bloccata per sei giorni: il maxi sciopero che inguaia Scholz (e l'Ue)

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Dalle ore 2 di questa notte la Germania è completamente paralizzata per quel che riguarda il trasporto su ferrovie a causa del maxi sciopero dei macchinisti dei treni della Deutsche Bahn, la principale compagnia nazionale, che paralizzerà l'intera nazione per ben sei giorni concludendosi soltanto alle ore 18 di lunedì 29 gennaio.

L'impatto sull'economia

Quello iniziato oggi è il più lungo sciopero nella storia tedesca con un impatto devastante in termini economici ma anche con ripercussioni negative per centinaia di migliaia di passeggeri: secondo una stima dell'associazione industriali riportata dalla Deutsche Welle andrà in fumo ben 1 miliardo di euro a causa del contenzioso tra GDL (sindacato macchinisti delle locomotive) e Deutsche Bahn sui salari e gli orari di lavoro. È già la quarta volta che si presenta questa problematica dalla durata record con le ultime trattative che si erano fermate a novembre 2023 dove Gdl chiedeva una riduzione dell'orario lavorativo da 38 a 35 ore settimanali senza alcuna decurtazione nello stipendio ma, piuttosto, aumentando di circa 500 euro la busta paga dei dipendenti con un bonus che va a compensare l’inflazione fino a 2.850 euro.

L'impatto per l'Ue

Ma questo blocco coatto di quasi una settimana avrà enormi ripercussioni anche per l'Unione Europea dal momento che i disagi saranno enormi non sono per i tedeschi ma per tutti i turisti, i pendolari e le merci europee che attraversano la Germania. In questo modo, oltre alle cancellazioni, chissà a quanto ammonterà l'accumulo dei ritardi sulle consegne. La disputa tra le parti, comunque, è aperta: la Deutsche Bahn ha offerto la riduzione di una sola ora settimanale a fronte di un aumento di stipendio del 2,7% se i macchinisti mantenessero intatte le 38 ore settimanali ma, a quel punto, gli aumenti sarebbero del 13% e una tantum sul bonus inflazione. L'offerta, però, è stata rispedita al mittente.

Le dichiarazioni delle istituzioni

La portavoce della Deutsche Bahn, Anja Broeker, ha sottolineato che il prolungarsi dello sciopero va "contro l'economia tedesca" e minaccia "le forniture per centrali elettriche e raffinerie" assicurando, però, che "DB Cargo farà di tutto per proteggere la catena di approvvigionamento". Descrivendo lo sciopero come "distruttivo", il ministro dei Trasporti Volker Wissing ha dichiarato che aumenterà ancora di più la pressione sulle catene di approvvigionamento già sovraccariche per gli attacchi sulle rotte marittime del Mar Rosso da parte degli Houthi. "Trovo irragionevole nei confronti dei viaggiatori che i treni restino bloccati mentre allo stesso tempo non si è seduti al tavolo delle trattative".

Ha ovviamente detto la sua anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, rivolgendo un appello ai macchinisti affinché utilizzino "con moderazione" il loro diritto di sciopero. L'azione sindacale è una delle libertà "che sono regolate così fermamente nella nostra Legge fondamentale che non possono essere abolite semplicemente, nemmeno attraverso leggi", ha dichiarato il cancelliere a Berlino come scrive la Frankfuerter Allgemeine Zeitung. "Questo non impedisce a nessuno di usare le proprie opportunità e i propri diritti con saggezza in ogni momento.

E questo è il mio appello", ha concluso.

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