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Giornalisti, attivisti, studenti e politici: chi sono gli italiani fermati con la Flotilla

Sono in tutto 40, al momento, gli italiani presi in consegna dalle autorità israeliane a bordo della Flotilla. Alcuni sono a bordo delle navi militari mentre altri sono scortati verso Ashod

Giornalisti, attivisti, studenti e politici: chi sono gli italiani fermati con la Flotilla
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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nelle repliche al Senato, ha informato l'Aula e la cittadinanza che gli italiani fermati a bordo delle barche della Global Sumud Flotilla sono in tutto 40. "Sono tutti in buone condizioni", ha fatto sapere il ministro, che ha anche informato che i primi rimpatri inizieranno domani, 3 ottobre. Ovviamente, i primi a lasciare Israele saranno gli attivisti che accetteranno l'espulsione volontaria, per gli altri ci sarà un procedimento diverso che include anche un passaggio davanti a un tribunale. Tra gli italiani ci sono politici, ambientalisti, esponenti della pubblica amministrazione, studenti ma anche giornalisti che accompagnavano la missione.

Tra gli italiani che sono stati fermati da Israele ci sono Pietro Queirolo Palmas, Simone Zambrin e Antonio Tony La Piccirella, che viaggiavano a bordo della All In. E ancora, Federica Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice e Sara Masi che erano a bordo dell'Aurora. A bordo della Hio viaggiava il giornalista de Il Manifesto Lorenzo D'Agostino mentre Andrea Sebastiano Tribulato viaggiava sulla Jannot III. La barca Karma può essere considerata la più "istituzionale" per quanto riguarda la spedizione italiana, perché a bordo si trovano (diretti verso Ashod), il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Arturo Scotto, l'europarlamentare dem, Annalisa Corrado, ma anche il consigliere regionale Paolo Romano. Con loro viaggiavano anche Margherita Cioppi, Michele Saponara, Saverio Tommasi (giornalista di Fanpage) e Maso Notarianni.

"Con mio marito ci siamo scritti stanotte dalle 2 alle 6.05 su WhatsApp, l'ultima volta che ha letto un mio messaggio era alle 6.15", ha dichiarato la moglie di Scotto, Elsa Bertholet, che ha anche riferito che "Arturo mi aveva detto che lui non avrebbe voluto buttare il cellulare perché non aveva nulla da nascondere, forse ha fatto così". A bordo della nave Morgana sono stati fermati l'eurodeputata di Avs, Benedetta Scuderi, e il deputato del Movimento Cinque Stelle Marco Croatti. Con loro la giornalista Barbara Schiavulli e poi Carlo Alberto Biasoli e José Nivoi.

Manuel Pietrangeli, Giorgio Patti, Cesare Tofani, Adriano Veneziani, Dario Cippa e il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Alessandro Mantovani erano a bordo della Otaria, mentre sulla Seulle c'erano Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni e Silvia Severini. Sulla Sirius, infine, viaggiava Nicolas Calabrese. Chi non ha buttato a mare il proprio telefono, come hanno fatto alcuni attivisti, ha avuto modo di comunicare con i familiari e con gli avvocati.

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