Cronaca internazionale

Grecia in fiamme, è strage di migranti. Tra i morti carbonizzati anche due bimbi

Avanzano gli incendi, evacuati anche quartieri alla periferia di Atene. Trovati i corpi di almeno 26 stranieri bruciati nelle forest

Grecia in fiamme, è strage di migranti. Tra i morti carbonizzati anche due bimbi

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C’erano anche due bambini trai diciotto migranti morti in un incendio boschivo nel nord-est della Grecia, nella foresta di Dadiàs. Lingue di fuoco indomabili a mietere tutto ciò che si trovavano davanti e a rendere irrespirabile l’aria.
È stato Pavlos Pavlidis, il medico legale che ha condotto una prima ispezione nel luogo in cui sono stati trovati i corpi, a sud del villaggio di Avantas a parlare dei bambini.

«C’erano in totale 18 corpi carbonizzati, tutti maschi e due di loro erano bambini», e poi ha aggiunto un particolare che ha reso immaginabile e quindi agghiacciante l’orrore: «Sono stati trovati tutti in gruppi di due o tre persone, apparentemente mentre cercavano di fuggire». In serata è arrivata anche la conferma ufficiale da parte del ministro dell’Immigrazione che ha confermato, come riportato dall’Ana, che i morti sarebbero stati migranti. Il tempo di un primo, tragico bilancio e poco dopo, a Lefkimmi, in una zona vicino alla foresta di Evros, sono stati trovati altri otto corpi carbonizzati, portando così l’orrenda conta dei morti a 26. La nuova ondata d’incendi, in appena due giorni, ha fatto vittime e obbligato migliaia di persone nella periferia di Atene ad evacuare. I vigili del fuoco hanno chiesto a ben 25 mila residenti di Ano Liosia, a nordovest della Capitale greca, di lasciare le loro case dopo che le fiamme avevano divorato diverse abitazioni nel vicino distretto di Fyli. Proprio lì, un giornalista dell’AFP ha visto case andare in fiamme.

Si ritiene che nel Paese, già piagato da un caldo eccezionale con temperature superiori ai 40 gradi, siano ancora accesi oltre una cinquantina di roghi. «Si tratta di una situazione senza precedenti», ha osservato il portavoce dei vigili del fuoco Yannis Artopios.

Le fiamme hanno devastato anche le foreste a ridosso del confine con la Turchia e le autorità hanno subito ipotizzato che molte vittime degli incendi potessero essere clandestini di passaggio in quella zona.

È estenuante per i vigili del fuoco cercare di spegnere le fiamme e portare in salvo tutti. Focolai iniziano e divampano ovunque nell’isola in ogni momento. Nel pomeriggio di ieri i pompieri greci hanno fronteggiato il vasto incendio nella periferia occidentale di Atene, nei pressi della zona industriale del comune di Aspropyrgos. L’incendio è scoppiato nella mattinata, sull’area incombeva una grande nuvola di fumo e la popolazione della zona è stata invitata a rimanere in casa. A causa dell’incendio, diversi centri abitati sono stati evacuati e in insediamenti come appunto Fyli (documentato da Intime News) le fiamme hanno raggiunto alcune case fortunatamente già abbandonate dai residenti. Il traffico è stato interrotto sull’autostrada dell’Attiki Odos nei pressi dell’incendio. Sul posto sono stati inviati 62 vigili del fuoco con 26 veicoli e ben 5 elicotteri. Ma come si diceva, i pompieri sono impegnati a fronteggiare le fiamme in diverse zone del Paese. Gli incendi più impegnativi sono quelli divampati nei pressi della città di Alexandroupolis, nella regione della Beozia e nell’isola di Evia. Vista la disastrosa situazione, sono stati richiesti aiuti ovunque. E a breve, in Grecia, dovrebbero convogliare soccorsi da ogni dove.

Il portavoce dei pompieri greci, Vassilis Vathrakogiannis, ha infatti dichiarato all’emittente Ert che «circa 120 pompieri provenienti da Cipro, Romania, Repubblica Ceca, Croazia, Germania e Serbia sono attesi per dare aiuto alla Grecia».

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