Israele ferma la Flotilla. Ecco 5 risposte per 5 domande

Tanti i dubbi sull'intera operazione delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, soprattutto in riferimento a precedenti storici sullo stesso tratto di mare

Israele ferma la Flotilla. Ecco 5 risposte per 5 domande
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Il lungo viaggio verso Gaza della Global Sumud Flotilla, composta da 44 imbarcazioni con a bordo circa 500 persone, è terminato ufficialmente mercoledì sera con l'arresto dell'equipaggio da parte dell'esercito israeliano a circa 70 miglia dalla Striscia. Tra idranti e abbordaggi, l'operazione dell'esercito israeliano è proseguita per tutta la notte ed è ancora in corso. Gli attivisti italiani già fermati sono almeno 30. Le domande che molte persone si stanno ponendo sull'intera operazione sono molteplici.

1) Le navi israeliane avevano il diritto di fermare la Flotilla nella cosiddetta "zona di sorveglianza"?

Secondo la maggior parte degli esperti di diritti umani, il tratto di di mare in cui si trovava la Global Sumud Flotilla è una zona di acque internazionali in cui vale il principio della libertà dei mari e della sovranità dello Stato di cui la nave batte bandiera.

2) Il blocco navale invocato da Israele per intervenire sulle navi è regolare?

Lo Stato di Israele invoca il blocco navale che in quelle acque è in applicazione dal 2009. I principi che disciplinano il blocco — previste dal manuale di Sanremo del 1994 in caso di guerra navale — stabiliscono che "non si può impedire il transito di beni di prima necessità se la popolazione civile non ha cibo o mezzi di sussistenza".

3) Israele sostiene che a bordo di alcune barche ci siano persone vicine ad Hamas: è così?

L'esercito israeliano ha diffuso dei documenti che dimostrerebbero il coinvolgimento diretto nel finanziamento e nell'esecuzione della missione della Flotilla verso Gaza. Il gruppo terroristico non agisce infatti solo all'interno della striscia, ma opera anche all'estero in particolare attraverso la "Conferenza palestinese per i Palestinesi all'Estero" (Pcpa), un'organizzazione istituita nel 2018 che, secondo il ministero degli Esteri israeliano qua citato testualmente, "funge da organo di rappresentanza di Hamas all'estero, operando di fatto come ambasciate di Hamas. L'organizzazione opera sotto copertura civile ed è responsabile, per conto di Hamas, della mobilitazione contro Israele, tra cui manifestazioni violente, marce contro Israele e flottiglie dimostrative e provocatorie".

4) Che cosa succederà concretamente nelle prossime ore?

Gli attivisti fermati dall'esercito israeliano in acque internazionali dovrebbero raggiungere il porto della città israeliana di Ashdod nel pomeriggio di oggi, quando lo Yom Kippur volgerà al termine. I membri della Flotilla "stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l'Europa", informa in un post su X il ministero degli Esteri israeliano. Una volta che gli attivisti saranno sbarcati al porto, verranno identificati e fermati. Ad attenderli ci saranno i consoli dei vari Stati, con il team legale che assiste la Flotilla. "L'ambasciata d'Italia a Tel Aviv segue il caso con la massima attenzione e ha già preparato un programma di assistenza consolare", si legge in una nota della Farnesina. Già da domani potrebbero avvenire i primi rimpatri. "Entro un paio di giorni dovranno essere imbarcarti su un aereo. Credo ci sarà un volo che li accompagnerà in Europa insieme agli altri", ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

5) Quale sarà la procedura che farà sì che gli attivisti italiani vengano rimpatriati?

Il comunicato della Farnesina spiega: "L'intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod e trattenuto in centri adibiti a tal fine. I membri della Flotilla potranno scegliere tra due alternative. La prima è accettare l’espulsione volontaria immediata, che avverrà nei tempi più rapidi possibili", assicura il ministero degli Esteri.

"La seconda è rifiutare l’espulsione immediata, accettando una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato: in questo caso, membri della Flotilla dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell'Autorità giudiziaria, la cui pronunzia giunge generalmente dopo 48-72 ore", viene spiegato sempre nella nota.

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