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L’inverno dorato della Cina: così Pechino punta sull’economia della neve e del ghiaccio

Oltre ad Harbin, fiore all’occhiello del nuovo business invernale, anche altre città stanno lavorando per sviluppare le rispettive economie legate alla fredda stagione

L’inverno dorato della Cina: così Pechino punta sull’economia della neve e del ghiaccio

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Harbin, capoluogo della provincia dello Heilongjiang, nel nord-est della Cina, è diventata l’epicentro della cosiddetta “economia della neve ghiacciata” che sta alimentando i consumi invernali del Paese. A partire dal terzo giorno delle vacanze di Capodanno, grazie alle sue proposte turistiche, questa metropoli ha avuto un totale di oltre 3 milioni di presenze e raccolto dal turismo circa 827 milioni di dollari. Anche altre città stanno lavorando attivamente per migliorare le rispettive offerte, con esperienze coinvolgenti ed eventi culturali per il grande pubblico, assieme alla cura di paesaggi mozzafiato e sculture uniche nel loro genere. Il tutto in linea con le tendenze invernali che si stanno registrando oltre la Muraglia, dove le attività invernali sono sempre più popolari, spingendo le persone a viaggiare anche nei mesi freddi.

Harbin città di tendenza

Harbin è emersa come una città di trendy sul web cinese, attirando un notevole afflusso di turisti da tutto il Paese (e pure dall’estero). Pere congelate, sci, pesca e tante altre attività hanno spinto le persone a visitarla. La sera del 5 gennaio, inoltre, ha preso il via il Festival Internazionale del Ghiaccio e della Neve.

Il parco tematico, che copre un'area di 810.000 metri quadrati, ha utilizzato 250.000 metri cubi di ghiaccio e neve per realizzare sculture come castelli e torri, illuminati per offrire uno scenario di luci colorate. La dimensione delle sculture di ghiaccio e neve presenti quest'anno nel parco è la più grande dalla sua apertura nel 1999, ha affermato Sun Zemin, direttore marketing di Harbin Ice and Snow World Park, l'operatore del sito.

Il parco offre più di 20 attività di intrattenimento tra cui gare di kart sul ghiaccio, gare di motoslitte, drifting sulla neve e yo-yo sulla neve. Il governo municipale di Harbin ha deciso inoltre di rendere festivo il giorno di apertura del Festival Internazionale del Ghiaccio e della Neve, per aumentare l'atmosfera dell’evento.

La Cina e l’economia della "neve ghiacciata"

Secondo la China Tourism Academy, il numero di turisti che hanno partecipato ad attività invernali dal 2022 al 2023 ha prodotto 312 milioni di passeggeri e generato entrate per 349 miliardi di yuan (49,9 miliardi di dollari). Le previsioni sono altrettanto rosee, visto che il numero dovrebbe superare i 400 milioni di passeggeri, generando un fatturato stimato di 550 miliardi di yuan durante la stagione nevosa 2023-2024.

Oltre ad Harbin, fiore all’occhiello del business invernale cinese, anche altre città stanno lavorando per sviluppare le rispettive economie della "neve ghiacciata". Un gran numero di attività simili si terranno quest’inverno nelle province cinesi nordorientali del Heilongjiang, Jilin e Liaoning. La provincia di Jilin, confinante con Heilongjiang, vanta 75 stazioni sciistiche e da molti anni si colloca al primo posto tra le destinazioni sciistiche della Cina.

In alcune città del sud, intanto, i grandi complessi commerciali al coperto sono diventati luoghi importanti per il consumo di intrattenimento, offrendo a molti l'opportunità di sciare e pattinare in qualsiasi momento dell'anno.

I dati Meituan dell'app lifestyle hanno mostrato che nella provincia dello Zhejiang, da dicembre 2023, la ricerca della parola chiave "sci" è aumentato del 39% mentre "sci indoor" è aumentato del 42%.