Cronaca internazionale

L'annuncio di Tajani: "Puntiamo su Cavo Dragone per il Comitato Militare Nato"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha svelato la candidatura dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per la guida del Comitato Miltiare della Nato

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L'Italia punta sulla candidatura di Giuseppe Cavo Dragone alla guida del Comitato Militare della Nato. L'annuncio è arrivato direttamente dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che ha confermato quanto dichiarato la scorsa settimana a Bruxelles, a margine del Consiglio Affari Esteri. Roma, dunque, non punta alla segreteria generale della Nato, attualmente occupata dal norvegese Jens Stolteneberg, il cui mandato è al capolinea, bensì all'incarico alla guida militare dell'Alleanza atlantica.

La candidatura di Cavo Dragone

Per quanto riguarda la presidenza della Nato Military Committee, Roma spingerà su Giuseppe Cavo Dragone. "L'Italia ha un candidato per la guida militare della Nato, che è l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Lo abbiamo candidato", ha dichiarato Tajani, ospite a Stasera Italia su Rete 4. "A noi interessa la parte militare e il nostro candidato è lui. Stiamo lavorando perché la probabilità si trasformi in decisione. Si voterà a scrutinio segreto ma noi ci auguriamo che venga votato", ha spiegato il ministro italiano.

Dal canto suo, l'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone può vantare una lunga esperienza nella Marina italiana. Classe 1957, è entrato in Accademia Navale nell'ottobre del 1976 per seguire il Corso Normale per Ufficiali di Stato Maggiore. Nel giugno 1980 ha terminato il periodo accademico e, dopo un breve periodo a bordo della Fregata Orsa, è stato inviato presso le scuole di volo della U.S. Navy in Florida e nel Texas dove dopo circa un anno ha conseguito il brevetto di pilota di velivoli ad ala fissa (multimotori a elica) e, dopo ulteriori sei mesi, quello di pilota di elicotteri.

Un curriculum eccellente

A quel punto, è rientrato in Italia nel settembre 1981 ed è stato imbarcato come pilota di elicotteri AB-212 sul Cacciatorpediniere Ardito, in occasione dell'impiego delle Unità della MMI nelle acque del Libano. Al termine di questa attività è rimasto a bordo di fregate della classe Maestrale come pilota di elicottero ricoprendo l'incarico di Capo del Servizio Volo fino all'agosto del 1987, quando ha assunto il Comando, nel grado di Tenente di Vascello, del Cacciamine Milazzo con cui, dal settembre '87 al marzo '88, ha partecipato alla prima missione in Golfo Persico.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto varie posizioni di comando, tra cui il comando del Gruppo Aerei Imbarcati sulla portaeromobili “Garibaldi” e della stessa portaerei. È stato anche comandante dell’Aviazione Navale, Capo del Comando interforze per le operazioni delle Forze Speciali e Comandante dell’Accademia navale.

Nello specifico, dal 3 novembre 2014 al 26 giugno 2016 ha ricoperto l'incarico di Comandante interforze per le operazioni delle Forze Speciali (C.O.F.S.). Dal primo luglio 2016 ha assunto l'incarico di Comandante Operativo di vertice Interforze (C.O.I.). Dal 22 giugno 2019 al 5 novembre 2021 ha ricoperto l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina, mentre dal 6 novembre 2021 ricopre l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa.

La nuova leadership della Nato

Chiunque prenda le redini delle posizioni chiave della Nato lo farà in un momento critico, affrontando la doppia sfida di mantenere uniti gli alleati nel sostenere l'Ucraina, e proteggendosi al contempo, da qualsiasi escalation che porterebbe direttamente l'Alleanza atlantica in una guerra con la Russia.

Per quanto riguarda la segreteria generale della Nato, il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace è uno dei possibili successori di Stoltenberg, così come il primo ministro danese Mette Frederiksen. Alcuni governi spingono però per una prima segretaria generale donna. Le consultazioni proseguono a fari spenti.

Il Comitato militare è composto dai Rappresentanti militari nazionali presso la stessa Nato. Raccomanda alle autorità politiche le misure necessarie per la difesa comune, fornisce le linee direttive e pareri sulla strategia e la politica militare. Il Comitato militare si può riunire a livello di Capi di Stato Maggiore della Difesa.

Ebbene, per ricoprire la carica più alta della Nato Military Committee l'Italia punta su Giuseppe Cavo Dragone.

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