Non si tratta soltanto dell'uragano più forte del 2025 ma addirittura il più forte che abbia colpito la Giamaica negli ultimi 174 anni: di categoria 5, la più elevata della scala mondiale Saffir-Simpson, Melissa sta devastando l'isola caraibica con venti fino a 280 Km/h secondo l'ultimo aggiornamento del National Hurricane Center statunitense (Nhc).
I rischi per la Giamaica
Spostandosi sempre di più verso l'isola, il suo occhio si trova a circa 185 km a ovest-sudovest della capitale Kingston e si sta muovendo verso nord-nordest alla velocità di 8 km/h. Raffiche di vento oltre gli 88 km/h sono già state registrate a Kingston e Montego Bay, a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Come anticipato, si tratta di una catastrofica tempesta, la più forte che abbia mai colpito l'isola da quando sono iniziate le registrazioni 174 anni fa.
Morti e frane
Secondo le previsioni, l'uragano Melissa dovrebbe attraversare l'isola in diagonale: prima del suo passaggio sono state segnalate frane, alberi caduti e numerose interruzioni di corrente. Melissa ha già causato sette morti nei Caraibi, di cui tre in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana, dove un'altra persona risulta ancora dispersa. "Non uscite dalle abitazioni", ha esortato l'Nhc degli Stati Uniti, che prevede raffiche di vento, inondazioni e devastazioni "potenzialmente letali" su una scala paragonabile a quella causata dagli uragani Maria nel 2017 o Katrina nel 2005, a Porto Rico e New Orleans.
"Le infrastrutture non resisteranno"
Molte ore prima dell'arrivo dell'uragano, il governo giamaicano ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per prepararsi spiegando che i danni catastrofici saranno inevitabili. "Non ci sono infrastrutture nella regione in grado di resistere a una tempesta di categoria 5", ha dichiarato il Primo Ministro, Andrew Holness. "La questione ora è la velocità di recupero. Questa è la sfida". Le onde del mare si infrangeranno sulle coste della Giamaica meridionale con altezze anche superiori ai 4 metri, l'appello è dunque quello di stare il più lontano possibile per non rischiare la vita.
Il Ministro della Salute, Christopher Tufton, ha affermato che alcuni pazienti sono stati trasferiti dal piano terra al secondo piano. "ci auguriamo che ciò sia sufficiente per qualsiasi ondata che si verificherà". "Insieme ce la faremo", ha affermato Evan Thompson, direttore principale del servizio meteorologico della Giamaica. "Molti non hanno mai sperimentato nulla di simile prima e l'incertezza è spaventosa", ha aggiunto.
I rischi per Cuba
L'uragano Melissa colpirà anche l'isola di Cuba, specialmente nella sua parte orientale nella serata di martedì 28 ottobre: l'allerta uragano è già scattata per le province di Granma, Santiago de Cuba, Guantánamo e Holguin mentre un'allerta tempesta tropicale è in vigore per Las Tunas.
Sono previsti fino a 500 mm di pioggia (in pratica 50 cm di acqua per metro quadrato) oltre a una significativa ondata di tempesta lungo la costa. Le autorità cubane hanno dichiarato che stann evacuando oltre 600mila persone dalla regione, tra cui Santiago, la seconda città più grande dell'isola.