
Alle Isole Baleari è emergenza migranti: le isole simbolo delle vacanze per gli europei sono in ginocchio a causa dei continui arrivi di irregolari che dalle coste del Nord Africa riescono a raggiungere il versante Mediterraneo della Spagna, seguendo le rotte del bacino occidentale. È la stessa che porta anche in Sardegna, dove quest'anno si assiste a un incremento di arrivi rispetto agli anni precedenti. In 8 giorni alle Baleari sono arrivati oltre 1000 migranti, se non è un record poco ci manca, ma da queste parti le Ong non si vedono.
Eppure i flussi sono massicci: il presidente del governo regionale, Marga Prohens, in forza al Partito Popolare, è stata costretta a convocare il vertice con i Consigli insulari per affrontare questa nuova crisi migratoria, la più imponente della storia dell'Arcipelago. Non si registrano altre ondate di simile intensità in epoca recente e le isole, piccole, non sono attrezzate per un simile afflusso. Prohens ha accusato nei giorni scorsi il governo socialista di Pedro Sanchez di "lavarsi le mani" dell'emergenza migranti delle Baleari ma anche, in qualche modo, di favorire questi sbarchi perché da Madri attua una politica di "frontiere aperte che incentiva l’immigrazione irregolare". Non sono messe meglio le isole delle Canarie, anch'esse alle prese con un'emergenza grave sul fronte dei migranti. Ci sono 4500 sedicenti minori non accompagnati sull'isola che non sono stati trasferiti sulla Penisola e gravano sui Comuni locali, che non li possono più sostenere. Per questo motivo il governo delle isole ha portato quello di Madrid in tribunale.
Nonostante le morti lungo la rotta delle Canarie, e delle Baleari, le Ong si tengono lontane da quel braccio di mare preferendo operare nel Mediterraneo centrale. Non hanno finora mai spiegato il motivo per il quale non operano massivamente lungo quelle rotte, concentrandosi esclusivamente su quelle del Mediterraneo che portano verso l'Italia. C'è da dire che la Spagna ha un governo socialista, quindi in linea con le politiche portate avanti dalle Ong dei migranti, che non potrebbero far polemica con Sachez.
E c'è da dire anche che in passato le stesse Ong hanno denunciato multe molto elevate per le loro navi in Spagna, oltre che difficoltà di attracco. Muoversi lungo le rotte del Mediterraneo occidentale è una questione più politica che altro, per contrastare le politiche del governo Meloni.