
Addio a Clark Olofsson, uno dei due carismatici criminali coinvolti nel rapimento che diede origine alla teoria della sindrome di Stoccolma. L’uomo è morto ad Arvika, in Svezia, lo scorso 24 giugno, a seguito di una lunga malattia: aveva 78 anni. La notizia è stata confermata dalla famiglia al quotidiano locale Dagens ETC.
Olofsson raggiunse la notorietà internazionale nel 1973, al culmine di uno degli episodi più singolari della storia del crimine moderno: il sequestro in una banca di Stoccolma. L’evaso armato Jan-Erik Olsson fece irruzione nella filiale della Kreditbanken nel cuore della capitale svedese e tenne in ostaggio tre donne un uomo. Tra le sue condizioni, la liberazione del vecchio compagno di carcere Olofsson. Le autorità svedesi acconsentirono e il criminale entrò nel perimetro della banca, trasformandosi da detenuto a sequestratore nel giro di pochi secondi.
Durante l’assedio durato sei giorni, gli ostaggi iniziarono a simpatizzare con i due criminali, difendendone le azioni e diventando sempre più ostili nei confronti della polizia all'esterno. Kristin Enmark, una degli ostaggi, parlò direttamente con il primo ministro svedese e supplicò di non fare del male ai sequestratori: "Mi fido completamente di Clark e del rapinatore. Non ci hanno fatto nulla. Anzi, sono stati molto gentili".
Dopo sei giorni di stallo e trattative, la polizia entrò in azione con dei gas lacrimogeni: nessuno morì. Ma la curiosità fu un’altra: le vittime non testimoniarono contro i sequestratori, affermando di temere di più le autorità che i criminali stessi. Un comportamento senza precedenti che spinse il criminologo svedese Nils Bejerot a coniare il termine “sindrome di Stoccolma”, provando a spiegare l'apparente paradosso emotivo emerso durante la crisi.
La teoria continua a dividere il mondo accademico, tra chi ritiene si tratti di una vera risposta psicologica al trauma e chi parla di etichetta semplicistica. Ma la storia di Clark Olofsson non finì con quel sequestro. Il criminale è stato condannato per vari reati – dalle rapine al traffico di droga – e ha trascorso molti anni dietro le sbarre di mezza Europa, fino al rilascio nel 2018.
Nel 2022 è uscita su Netflix la serie “Clark”, in cui Olofsson viene interpretato da Bill Skarsgård e viene ritratto come un antieroe affascinante, capace di sedurre con uno sguardo e di entrare nella storia quasi per caso.