Giorno 747 della guerra in Ucraina. La battaglia prosegue senza sosta e arrivano importanti aggiornamenti dalla regione di Donetsk: le truppe russe hanno conquistato il villaggio di Nevelske, nei pressi di Avdiivka. La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa di Mosca. Ma non è tutto. Nella regione russa di Kursk un gruppo di sabotaggio e ricognizione delle truppe ucraine ha cercato di varcare il confine, ma è stato respinto al termine di “una piccola battaglia armata”. Il tentativo di infiltrazione è avvenuto vicino all’insediamento di Tetkino.
Secondo quanto reso noto noto, l’assalto è stato condotto da partigiani russi pro Ucraina - appartenenti ai gruppi “Legione Libertà della Russia”, volontari RDK e “Battaglione siberiano”. I soldati hanno pubblicato dichiarazioni e video sui social network, affermando di volere "una Russia liberata dalla dittatura di Putin". “Diversi tentativi di violare il confine di stato nelle regioni di Belgorod e Kursk sono stati fermati, il nemico ha perso oltre 100 persone, sei carri armati e 20 veicoli blindati", quanto riferito dal Centro operativo centrale dell'FSB: "Dal 10 marzo l'FSB russo insieme ad unità distaccate delle forze armate russe, ha fermato diversi tentativi di violare il confine di stato all'interno delle entità costitutive specificate della Federazione Russa. Oltre 100 membri nemici, sei carri armati, un Caesar Self -un cannone a propulsione, 20 unità di veicoli corazzati da combattimento e un punto forte sono stati distrutti".
Le notizie sul conflitto in Ucraina non riguardano solo il campo di battaglia. La Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) è sotto pressione da parte dei governi dei Paesi donatori affinché prenda provvedimenti contro la Croce Rossa Russa (Rrc) a causa degli stretti legami tra il gruppo e la macchina bellica e della propaganda del Cremlino. Questo quanto ricostruito da un’inchiesta del Guardian, che cita tra le prove il ruolo centrale del presidente della Rrc in un’organizzazione patriottica pro-Putin, personale senior della Croce rossa russa che parla dell’impossibilità di una pace con i “nazisti ucraini” e la partecipazione della Rrc all’addestramento militare per i bambini.
L’inchiesta del Guardian rende noti documenti trapelati dal Cremlino e condivisi dal media estone Delfi che riguardano la volontà di Mosca di sostituire il lavoro della Croce Rossa internazionale sul territorio ucraino occupato dalla Russia con nuove organizzazioni fantoccio della Croce Rossa.
“Stiamo esaminando attentamente le affermazioni”, il commento della Ifrc, che riunisce 191 società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e che ha il potere di intraprendere azioni disciplinari o sospendere l'adesione alle società nazionali che violano i principi della Croce Rossa, che sono "neutralità, imparzialità e indipendenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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