Ancora non esiste, ma l'Oms è già molto preoccupata: cos’è la malattia X

Non esiste e non ci sono nemmeno i segnali ma il pensiero di una nuova pandemia spaventa l'Organizzazione Mondiale della Sanità: ecco cos'è la "malattia X" e come evitarla

Ancora non esiste, ma l'Oms è già molto preoccupata: cos’è la malattia X
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La notizia che la Cina ha nascosto a tutto il mondo l'esistenza del Covid-19 per due settimane in cui si sarebbe potuto, forse, arginare quel che poi sarebbe successo getta molta incertezza sul futuro di eventuali nuove pandemie. Se è vero che la lezione è servita, se è vero che abbiamo conosciuto cosa siano mascherine, distanziamento e lockdown, la globalizzazione non potrà impedire per virtù divina l'insorgenza di chissà quale altro Covid: è più o meno questo il pensiero dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) preoccupata sin da adesso di una malattia che, in realtà, non esiste.

"Può riaccadere"

"Abbiamo conosciuto il virus Zika, Ebola e sappiamo cosa può accadere. Ma dobbiamo avere un piano per una futura e sconosciuta 'malattia X', di cui parliamo da tanti anni", ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo intervento durante l'incontro al World Economic Forum di Davos incentrato sulla tematica di come prepararsi per una futura pandemia. "Il Covid è stata la prima malattia X, ma può riaccadere e dobbiamo essere in grado di anticipare e preparaci a questo. Avere un sistema di allerta precoce, saper espandere velocemente i sistemi sanitari e investire di più nelle cure primarie", ha sottolineato.

Come evitare una nuova pandemia

Il tema è tornato d'attualità nelle ultime ore non per i documenti americani che inchiodano i cinesi, quella è stata una coincidenza. Già lo scorso mese di novembre l’Oms ha convocato più di 300 scienziati che hanno preso in considerazione gli elementi salienti su oltre 25 famiglie di virus e batteri e sulla famigerata sulla "malattia X" incluso "per indicare un agente patogeno sconosciuto che potrebbe causare una grave epidemia internazionale". Da quel giorno scienziati internazionali stanno stilando un elenco di agenti patogeni, già esistenti, per i quali si dovranno effettuare nuove ricerche e investimenti.

L'attuale elenco di virus comprende, oltre al Covid-19 che ormai è diventato endemico e non è più il Sars-CoV-2 originario (a causa delle sue molteplici mutazioni) anche la febbre emorragica chiamata "Crimea-Cong", la malattia causata dal virus Ebola e dal virus Marburg, la febbre di Lassa, la sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars) oltre a "Nipah e malattie henipavirali, febbre della Rift Valley, Zika e malattia X", sottolinea l'Oms.

Le armi a disposizione

Se nei casi di patogeni già conosciuti ci si trova più preparati, per la malattia X si può far poco ma il Covid ha portato nuove frecce all'arco della Medicina, primi su tutti i vaccini a Rna messaggero che possono essere facilmente modulati se il virus muta adattandosi all'uomo.

E questa è la buona notizia con gli esperti che spiegano come "la pandemia di Covid-19 potrebbe aver reso più facile fermare qualsiasi futura malattia X", come si legge su NewScientist. Ma non è tutto perché molti Paesi hanno già sviluppato migliori sistemi per l'allerta precoce, in molti altri (specialmente i più poveri) è necessaria una nuova implementazione.

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