
Gli attivisti pro Palestina ci riprovano: nei prossimi giorni partiranno dalla Spagna, e dall'Italia, con una nuova flotilla in direzione di Gaza e avranno come capitano Greta Thunberg. Ancora lei, che dopo essere stata già sottoposta a fermo una volta da parte di Israele vuole riprovare l'impresa. A "sponsorizzare" la flotilla c'è anche Zerocalcare: il fumettista italiano ha realizzato un breve video di supporto che ha condiviso sui suoi profili social in cui appoggia la carovana che, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe essere formata da decine di imbarcazioni.
"Oltre 40 imbarcazioni civili partiranno a fine agosto per portare aiuti a Gaza e rompere un assedio disumano. Facciamo dal basso ciò che gli Stati non fanno", ha detto il fumettista lanciando l'iniziativa. Gli organizzatori hanno definito la Global Sumud Flotilla come "la più grande missione umanitaria" e a coordinare il tutto c'è Saif Abukeshek, che ha segnalato il 31 agosto come data di partenza della spedizione da Barcellona. Dall'Italia partiranno 4 barche lo stesso giorno dalla Liguria mentre altre salperanno dalla Sicilia il 4 settembre, stesso giorno previsto per la partenza di diverse barche dalla Tunisia. Pare siano almeno 44 i Paesi rappresentati e l'Italia è tra quelli con la delegazione più nutrita. Per supposte questioni di sicurezza è stato dichiarato che i porti di partenza dall'Italia non verranno comunicati fino all'ultimo.
Tra chi appoggia la flotilla c'è anche Alessandro Barbero. Lo storico ha voluto spiegare in senso letterale il nome della spedizione: "Sumud è una parola araba che indica la capacità di resistere, la forza di tener duro, di sopportare tutto di fronte alle avversità. Quando gli arabi che la usano sono palestinesi, è evidente a tutti cosa significa".
Nel frattempo, dalla raccolta fondi della delegazione italiana si legge: "L’obiettivo della Coalizione internazionale Freedom Flotilla è chiaro e irrinunciabile: rompere il blocco illegale e inumano imposto su Gaza, in nome del diritto internazionale e del legittimo diritto dei popoli oppressi a resistere all'occupazione".
E ancora: "Continueremo a salpare, a navigare, a sfidare l’assedio finché le acque del Mediterraneo non saranno libere, finché Gaza non smetterà di essere una prigione, finché la Palestina tutta potrà respirare libertà". Non è chiaro cosa potrebbe succedere agli attivisti che, già bloccati una volta ed espulsi (come Greta Thunberg), dovessero essere nuovamente fermati da Israele.