Passeggero tenta di aprire il portellone in volo, paura su un aereo diretto a Detroit

L'uomo è arrestato dopo l'atterraggio di emergenza: ecco cosa è successo

Passeggero tenta di aprire il portellone in volo, paura su un aereo diretto a Detroit
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Sono stati momenti di autentico terrore a bordo un aereo della SkyWest Airlines diretto a Detroit (Usa). Il velivolo si era da poco messo in viaggio quando uno dei passeggeri ha perso il controllo e, dopo aver aggredito un assistente di volo, si è diretto verso il portellone, cercando di aprirlo. In breve in cabina si è scatenato il panico, ed è stato necessario effettuare un atterraggio d'emergenza.

Secondo quanto riferito dalla stampa estera, il fatto si è verificato nella serata di giovedì scorso. Il vettore della SkyWest Airlines, partito da Omaha (Nebraska), era diretto a Detroit, nel Michigan. Tutto stava procedendo per il meglio quando a un tratto uno dei passeggeri - un giovane di 23 anni - ha improvvisamente perduto il controllo. Dopo aver mostrato insofferenza, il ragazzo si è scagliato contro uno degli steward, spintonandolo e minacciando di ucciderlo. Poi si è diretto al portellone, cercando di aprirlo fra le urla degli altri passeggeri. In tanti sono accorsi per trattenere l'esagitato e impedirgli di commettere una follia che sarebbe stata fatale per tutti.

Alla fine il pilota del volo 3612, operato da SkyWest Airlines, è stato costretto a chiedere un atterraggio d'emergenza. Il velivolo ha così raggiunto l'aeroporto di Cedar Rapids, in Iowa. Lì si trovava già la polizia, pronta a intervenire. Il giovane esagitato, risultato essere il 23enne Mario Nikprelaj, originario di Elkhorn, Nebraska, è stato arrestato per aggressione e disturbo della quiete pubblica. Gli altri passeggeri hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Sull'aereo viaggiavano 71 persone, fra passeggeri e membri dell'equipaggio.

In un secondo momento è stato riferito che Nikprelaj è stato accusato anche di molestie, possesso illegale di farmaci con obbligo di ricetta e mancata apposizione di un

timbro fiscale su 41 pillole di Alprazolam, un potente ansiolitico. Nel corso della giornata di ieri il 23enne è comparso di fronte al giudice e rimane in carcere. La sua cauzione è fissata a 10mila dollari.

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