Guerra in Israele

William rompe il protocollo su Gaza: "Troppi morti"

Il principe britannico si è detto profondamente preoccupato per il "terribile costo di vite umane" e ha invocato un aumento degli aiuti umanitari

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Troppi morti a Gaza, è tempo di dire basta alla guerra in corso in Medio Oriente: perentorio il principe William. Un po’ a sorpresa rispetto al tradizionale riserbo sulle questioni politiche della famiglia reale britannica, l’erede al trono ha preso posizione sul conflitto tra Israele e Hamas in una nota, invocando “la fine dei combattimenti a Gaza il prima possibile”: “Sono profondamente preoccupato per il terribile costo di vite umane, troppe persone sono state uccise”.

Il principe William ha posto l’accento sulla necessità di aumentare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza ma anche del rilascio degli ostaggi: "A volte è solo di fronte alla vastità della sofferenza umana che si capisce l'importanza di una pace permanente. Anche nell'ora più buia non dobbiamo soccombere al consiglio della disperazione”. L’intervento del principe del Galles è il più esplicito compiuto da un membro della famiglia reale da quando, il 7 ottobre, c'è stato l'assalto di Hamas a Israele e potrebbe tracciare un solco nella comunicazione di Kensington Palace.

Secondo quanto confermato da Sky News, il principe William nei prossimi giorni incontrerà diversi enti di beneficenza britannici che forniscono sostegno umanitario in Medio Oriente e verrà informato sulle condizioni sul campo. Parteciperà inoltre a un incontro in programma in una sinagoga con i rappresentanti di tutte le comunità per affrontare l’aumento di casi di antisemitismo nel Paese. Ricordiamo che l’erede al trono già a ottobre prese posizione sulla crisi, rimarcando il “profondo disagio” per quanto accaduto in Israele: “Gli orrori inflitti dall’attacco terroristico di Hamas a Israele sono spaventosi e vanno assolutamente condannati”. Nel giugno del 2018 il principe William divenne il primo membro della famiglia reale a visitare lo Stato ebraico e i territori palestinesi e già all’epoca espresse il desiderio di “una pace duratura” nella regione.

Le parole del principe William arrivano in un momento particolarmente delicato in Medio Oriente. Il governo britannico guidato da Rishi Sunak ha lavorato sin dal 7 ottobre per una de-escalation in Medio Oriente e per gli aiuti umanitari a Gaza. Negli ultimi giorni non sono mancati i momenti di tensione tra Londra e Tel Aviv. L’esecutivo s’è detto “molto preoccupato” per la situazione dei civili palestinesi a Rafah.“È impossibile vedere come si possa combattere una guerra tra la gente”, la rabbia del ministro degli Esteri James Cameron, che ha nuovamente sollecitato Israele a "fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità".

Seguiranno aggiornamenti.

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