
I punti chiave
Se non è successo un disastro c'è mancato poco: per ben un minuto e 27 secondi i sistemi radar che controllano il traffico aereo di una vasta porzione di cielo sopra New York e non solo hanno subìto un blackout perdendo i contatti con tutti i velivoli lo scorso 28 aprile. A dare la notizia è stato il quotidiano Bloomberg e confermata da due fonti del Corriere.
Il guasto tecnico
L'origine di tutto è stato il malfunzionamento al Tracon (Terminal radar approach control) di Philadelphia che gestisce una fetta importante dell'aerea aerea americana: inevitabilmente, a risentire dell'accaduto sono stati numerosi scali aerei e in primis quello di Newark (New York). Anche se la situazione è lentamente tornata alla normalità, sono stati centinaia i voli cancellati rispetto ai programmati perché manca personale nel centro radar in questione. "Alcuni dei controllori coinvolti hanno preso un periodo di riposo per riprendersi dallo stress causato da numerosi recenti blackout", viene reso noto.
I momenti di tensione
Nel dettaglio, il blackout è avvenuto alle ore 13.30 americane del 28 aprile: i monitor si sono spenti improvvisamente, nessun contatto con i piloti in volo, non va neanche il sistema di comunicazione. Tutto è fermo, sospeso, immobile per 87 secondi durante i quali i controllori del traffico temono il peggio nei cieli, peggio che per fortuna non c'è. Alcuni problemi rimangono anche alcuni minuti dopo il ripristino. "Non funziona il radar, non sappiamo dove vi trovate", afferma un controllore ai piloti di un volo diretto a Newark spiegando di tenere gli occhi ben aperti intorno a loro.
Per forza di cose è avvenuto un blocco coatto di tutti i voli diretti allo scalo di Newark per tre ore fino al pomeriggio. "L’unico aspetto positivo della vicenda, se si così si può dire, è stata la tempistica - racconta al Corriere una delle fonti -. Il tutto è avvenuto in un orario dove i volumi non sono ai livelli massimi della giornata e la separazione (la distanza, ndr) tra i jet è di solito maggiore".
La nota americana
"I colleghi della struttura di Philadelphia hanno temporaneamente perso radar e comunicazioni con gli aerei sotto il loro controllo, non riuscendo a vederli, sentirli o parlare con loro", ha spiegato in una nota l'associazione di categoria Natca (National Air Traffic Controllers Association). Dal 28 aprile a oggi si sono contati più di 400 cancellazioni e circa 1.500 voli in ritardo tra quelli diretti a Newark, un volume certamente più elevato per i voli aerei diretti altrove.
La problematica, gravissima, ha messo in luce due aspetti: in questo caso il problema tecnico legato alla tecnologia che si appoggia a piattaforme considerate ormai vecchie e ben differenti (per fortuna) da quelle europee che hanno sistemi più avanzati e soprattutto un backup per non perdere mai i dati.
"Sistemi antiquati come quelli della Faa, superati di gran lunga da quelli europei, potrebbero avere malfunzionamenti simultanei", spiega la fonte al quotidiano italiano aggiungendo che in Italia esiste anche un sistema avanzato che consente, in ogni caso, di non perdere contatti con i piloti dei voli. La seconda problematica riguarda il basso numero di controllori di volo negli Stati Uniti, addirittura con una carenza di circa tremila persone rispetto a quelle richieste per un funzionamento ottimale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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