Cronaca internazionale

"Uccidi i neri": è bufera razzismo in uno stabilimento Tesla

La causa è stata depositata dalla Commissione per le pari opportunità di lavoro presso il tribunale federale di Oakland. Nessun commento da parte di Elon Musk

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Tesla citata in giudizio per presunti episodi di razzismo nei confronti dei dipendenti neri nella fabbrica di Fremont (California). Secondo quanto riferito dalla stampa estera, infatti, una causa contro l'azienda di Elon Musk è stata depositata la scorsa settimana presso un tribunale federale di Oakland, e le accuse sono pesantissime.

I dipendenti coinvolti, infatti, hanno parlato di discriminazione, insulti, fino a vere e proprie minacce contro di loro. Non solo. C'è chi parla addirittura di cappi da impiccagione lasciati sulle scrivanie, immagini di svastiche sulle pareti e frasi minacciose come "uccidi i neri". Storie davvero incredibili quelle raccontate dai dipendenti di colore di Tesla, sulle quali dovrà essere necessariamente fatta chiarezza.

Comportamenti razzisti nella fabbrica di Tesla?

La Commissione per le pari opportunità di lavoro sta seguendo attentamente il caso, e ha depositato una causa presso il tribunale federale di Oakland. Molti dei dipendenti neri che lavorano nella fabbrica di Fremont di Tesla denunciano ritorsioni nei loro confronti, assegnazione di posti di lavoro poco piacevoli, licenziamenti ingiustificati e, in sostanza, una vera e propria condotta razziale, descritta come continua. Chi osa opporsi, hanno affermato, viene cacciato.

Ci sarebbero, fra l'altro, dei precedenti. A inizio 2023, Tesla è stata condannata a pagare 3 milioni di dollari dopo essere stata trascinata in una causa civile da un operaio di colore, che aveva denunciato di essere stato vittima di razzismo. E, ancora, nel 2022 un'agenzia statale per i diritti civili della California citò in giudizio Tesla per aver consentito comportamenti razzisti all'interno della fabbrica.

Tesla, dal canto suo, ha sempre negato tali accuse. "Tesla ha sempre disciplinato e licenziato i dipendenti che si comportano in modo scorretto, compresi quelli che usano insulti razzisti o molestano gli altri in modi diversi", è quanto dichiarò l'azienda, come riportato da The Mercury News.

Cosa dice la Commissione per le pari opportunità

La Commissione per le pari opportunità ha il preciso dovere di tutelare i diritti di ogni lavoratore americano e nella sua causa depositata presso il tribunale federale accusa Tesla di non aver indagato su ciò che stava accadendo nei suoi stabilimenti, e di non aver adottato misure finalizzate a scoraggiare simili comportamenti.

Le indagini della Commissione nei confronti di Tesla sono cominciate dopo che il suo presidente, Charlotte Burrows, ha accusato Tesla di aver violato il titolo VII del Civil Rights Act del 1964, adottando comportamenti discriminatori nei confronti dei dipendenti neri, con molestie e ritorsioni. Il Titolo VII proibisce le molestie razziali e prevede che siano i datori di lavoro a intraprendere azioni tempestive e appropriate contro il fenomeno.

Secondo la denuncia depositata dalla Commissione, i primi episodi di razzismo sarebbero cominciati nel 2015, ma fino ad oggi Tesla non avrebbe preso alcuna misura.

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