Cronaca internazionale

SpaceX, un problema alla valvola ferma Starship: rimandato il lancio per Marte

Posticipato per un problema tecnico, il lancio della navicella Starship spinta dal Super Heavy, il più grande razzo mai costruito. A darne notizia Elon Musk con un Twitter

SpaceX, un problema alla valvola ferma Starship: rimandato il lancio

Le attese erano altissime per il primo decollo di Starship, il veicolo di lancio completamente riutilizzabile di SpaceX, l'azienda aerospaziale fondata da Elon Musk e Tom Mueller, composto da due stadi, il booster e la navicella, che a causa di un problema tecnico ha dovuto rimandare il lancio previsto per oggi. Tutto è successo durante gli ultimi secondi di preparazione, quando ormai l'accensione dei propulsori, per il test di volo, erano datì per cosa fatta. Ma così non è successo, e l'agenzia di Musk, ha dovuto annunciare con un filmato live, la sospensione delle procedure.

Il decollo del razzo (booster), il più potente mai costruito, destinato a portare in futuro "l'uomo su Marte", era previsto per le 8 di mattina, ora locale, della base spaziale Starbase, nell'estremo Sud del Texas, negli Stati Uniti (circa le 15 ora italiana), ma ad appena 10 secondi dall'accenzione, nonostante le condizioni del tempo fossero favorevoli, un problema di pressurizzazione al primo stadio del razzo SuperHeavy, ha bloccato test: "Una valvola di pressurizzazione sembra essere congelata, quindi a meno che non inizi a funzionare presto, nessun lancio oggi", ha spiegato Elon Musk con un Tweet.

Non si tratta però della prima volta che accade. Space X, l'azienda aerospaziale fondata da Elon Musk e Tom Mueller ha rimandato il lancio del satellite Taifa-1, per quattro volte nel giro di pochi giorni. Si tratta del satellite di osservazione terrestre del Kenya, che verrà utilizzato per raccogliere dati per il monitoraggio dell'agricoltura, del territorio e dell'ambiente.

L'agenzia, ha spiegato come avverrà il prossimo volo, rimandato in attesa di sistemare i problemi e trovare una nuova finestra per il lancio, presumibilmente entro le prossime 48 ore. Dopo 170 secondi dalla partenza, ci sarà la separazione tra booster e navicella. Il primo dopo otto minuti soltanto, verrà recuperato in mare, a circa 30 chilometri al largo della costa del Texas. Starship (la navicella) invece proseguirà il volo sorvolando l’Atlantico, l’Africa, l’oceano Indiano e il Pacifico prima di cadere anche lei in mare, e venire recuperata dopo poco più di un'ora dal lancio, a circa 100 chilometri a nordovest dell’isola hawaiana di Kauai.

Per avere un'idea della grandezza dei due moduli, si parla di 120 metri di razzo che appartiene alla categoria dei lanciatori super pesanti, in grado di trasportare in orbita più di 100 tonnellate di carico. Space X vorrebbe utilizzare questo sistema, completamente riutilizzabile, per le future missioni sulla Luna e su Marte. In più la Nasa lo ha scelto per la missione Artemis III, prevista per la fine del 2025.

Ma al momento è dal 6 aprile che con i suoi 33 motori Raptor è "ferma" sulla piattaforma di lancio alla Starbase di Boca Chica, in Texas.

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