Il tank russo è difettoso. E il soldato ucraino telefona al servizio clienti

Il militare di Kiev, nome in codice "Kochevnik", ha contattato l'assistenza del centro di produzione russo Uralvagonzavod per lamentarsi delle pessime condizioni del suo veicolo

Il tank russo è difettoso. E il soldato ucraino telefona al servizio clienti
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Dopo mesi di guerra tra campi minati, trincee e bombardamenti d’artiglieria, è normale che il proprio carro armato possa avere dei problemi. Soprattutto se si tratta di un T-72B3 russo catturato dagli ucraini che, con questo modello, hanno poca dimestichezza. Prodotti da Uralvagonzavod a Nizhny Tagil, città nella regione degli Urali, questi tank sono tra i modelli più recenti a disposizione delle truppe del Cremlino.

I meccanici ucraini sono abituati a riparare i T-64BV, i T80-U e i T72-AMT. Non sono riusciti a rimettere in sesto il veicolo di un carrista della 54esima brigata meccanizzata, nome in codice “Kochevnik”. Il soldato, quindi, ha fatto l’unica cosa sensata: ha telefonato all’assistenza tecnica russa che, in maniera molto professionale, ha risposto. I circa dieci minuti di chiamata sono stati registrati dal canale YouTube Militarnyi Videos e diffusi dal New York Times.

Il militare di Kiev è stanziato con la sua unità vicino a Kramatorsk, nell’oblast di Donetsk, ed è abituato ad utilizzare vecchio equipaggiamento sovietico come i Bmp e i T-64. La telefonata è stata principalmente una presa in giro ai danni dei russi, ma Kochevnik ha presentato all’operatore del servizio clienti una lista abbastanza cospicua di problemi: il carro armato da 45 tonnellate perdeva olio, i suoi compressori non funzionavano e il meccanismo elettrico di rotazione della torretta continuava a guastarsi, costringendo l’equipaggio a muoverla con una manovella.

Una situazione inaccettabile per Aleksander Anatolevich, dipendente Uralvagonzavod che, ignaro dell’identità di Kochevnik, ha promesso che avrebbe segnalato il problema all’ufficio di progettazione di Nizhny Tagil e che avrebbe anche contattato il produttore di motori di Chelyabinsk. Il carrista ucraino, però, si è voluto spingere più in là. È riuscito a mettersi in contatto con Andrey Abakumov, un direttore del centro di produzione dei T-72B3 che si è dimostrato incredibilmente disponibile, chiedendo all’ucraino di descrivergli nel dettaglio i problemi su Whatsapp.

Lo scherzo, però, è bello quando dura poco. Kochevnik, a quel punto, ha rivelato di essere un soldato di Kiev e ha affermato che la sua unità ha catturato il carro armato vicino ad Izium, nel 2022. Con un’ultima risata, ha chiuso il telefono in faccia ai gentili operatori russi.

Sono circa 200 i tank T-72B3 russi catturati dall’esercito ucraino dall’inizio del conflitto. Il bottino di Kiev comprende anche armi leggere, munizioni, blindati e pezzi di artiglieria abbandonati dalle forze di Mosca nei mesi di continui combattimenti nelle regioni orientali e meridionali del Paese invaso.

In particolare, l’esercito ucraino ha ringraziato le forze russe per il “riarmo gratuito” a seguito della controffensiva che ha portato alla liberazione di Kherson e dei territori occupati nella regione di Kharkiv nel settembre del 2022.

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