Cronaca internazionale

"Tre euro in più per la spedizione". La Francia dichiara guerra all'e-commerce per l'acquisto dei libri

Il governo francese impone una tariffa di tre euro per le spedizioni dei libri comprati online sotto i 35 euro. Il provvedimento divide chi auspica una maggiore valorizzazione delle librerie tradizionali e chi predica, invece, il libero mercato

"Tre euro in più per la spedizione". La Francia dichiara guerra all'e-commerce per l'acquisto dei libri

Ascolta ora: ""Tre euro in più per la spedizione". La Francia dichiara guerra all'e-commerce per l'acquisto dei libri"

"Tre euro in più per la spedizione". La Francia dichiara guerra all'e-commerce per l'acquisto dei libri

00:00 / 00:00
100 %

Dal 7 ottobre la Francia di Emmanuel Macron ha dichiarato guerra ad Amazon e alle piattaforme e-commerce per l’acquisto online dei libri. Secondo fonti governative la misura sarebbe pensata per tutelare le librerie tradizionali dalla concorrenza senza limiti dei giganti delle vendite online, ma in queste ore sembra che non stia mettendo d'accordo quasi nessuno.

Tre euro su tutte le consegne

Il provvedimento approvato dal governo di Élisabeth Borne prevede l’applicazione di una tariffa di 3 euro su tutte le consegne dei libri che costano meno di 35 euro, se si tratta di nuove stampe poiché i libri di seconda mano non sono soggetti a tale misura. La cifra dei tre euro è stata decisa dal governo d’Oltralpe su consiglio dell’Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche, postali e stampa (Arcep). Sopra il prezzo dei 35 euro il costo di spedizione sarà di un centesimo di euro mentre se un cliente farà un ordine misto, ad esempio un utensile da cucina e un libro, il costo di spedizione sarà sempre di tre euro. Ciò implica che non ci sarà più la "consegna gratuita" come garantito a chi è iscritto ad Amazon Prime, e neppure la quota " un centesimo" generalmente pubblicizzata sul web.

Le reazioni

Tale iniziativa è evidente che sia mirata ad incoraggiare i lettori ad acquistare in luoghi fisici e non virtuali e secondo qualcuno, una tale soluzione permetterà ai librai di non vedersi fagocitati dalla concorrenza dell’e-commerce, mentre secondo altri ciò non farà altro che diminuire la domanda di libri. Amazon, che fa pagare un centesimo le spedizioni dei libri, e molto pessimista riguardo alla decisione del governo francese: "Questa misura penalizzerà i lettori, gli autori e la lettura in generale costringerà molti francesi a rinunciare ad alcuni dei loro acquisti di libri o a sostenere costi aggiuntivi, soprattutto nei territori che non hanno librerie, cioè in oltre il 90% dei comuni del Paese. Amazon lavora da oltre 20 anni per promuovere la lettura, offrendo un'ampia selezione di libri accessibili allo stesso prezzo a tutti i lettori, anche nelle piccole città e nelle zone rurali, che tipicamente non offrono librerie e che rappresentano quasi la metà delle spedizioni di libri effettuate da Amazon in Francia".

Oltre alle piattaforme di vendita e acquisti online, neanche le librerie sembrano essere pienamente soddisfatte della decisione del governo Borne perché, a loro avviso, la tariffa minima da applicare alle spedizioni dovrebbe essere di 4,50 euro se si considera che il costo medio di una spedizione supera i 7 euro.

Dall’Italia giunge il plauso di ALI, l'Associazione Librai Italiani facente parte di Confcommercio, che auspica una soluzione dello stesso tipo anche in Italia per valorizzare i luoghi della cultura senza che tutto sia mediato dalle transazioni online. Il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini, ha dichiarato: "La decisione francese di imporre un costo minimo per le spedizioni di libri di Amazon che giunge, è frutto di una precisa scelta di politica culturale in base alla quale si sacrificano i principi del cosiddetto libero mercato per preservare la rete commerciale fisica, l'unica in grado di proporre e far conoscere i libri".

Ambrosini ha anche detto di auspicare in una presa di consapevolezza da parte dei cittadini italiano che, già in altre occasioni hanno dimostrato la loro sensibilità al mondo delle imprese culturali.

Commenti