"Conseguenze disastrose": cosa c'è dietro lo stop ai treni tra Italia-Francia fino al 2024

La chiusura della rete ferriovia Italia-Francia fino all'estate 2024 allarma la Camera di Commercio di Torino e il Comitato Transalpine Lione-Torino: ecco le ripercussioni negative previste per passeggeri e indotto economico

"Conseguenze disastrose": cosa c'è dietro lo stop ai treni tra Italia-Francia fino al 2024
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Non c'è pace per il traffico ferroviario che unisce Italia e Francia: dopo la frana che si è verificata lo scorso 27 agosto che ha bloccato l'area della Maurienne, nella Savoia, un mese e mezzo dopo le notizie non sono affatto confortanti. Il collegamento dei treni ad alta velocità tra i due Paesi riprenderà soltanto nel giugno 2024, in pratica tra poco meno di un anno da oggi, con enormi disagi e ripercussioni negative per commercio e passeggeri.

L'allarme della Camera di Commercio

Il mondo economico torinese, giustamente, è in allarme. "Con il blocco dei Tgv e dei Frecciarossa, oltre che dei 170 treni merci settimanali attivi sulla stessa linea, è facile prevedere gravi ripercussioni per il territorio, con un aumento notevole del trasporto su gomma e una conseguente congestione del traffico", ha dichiarato all'Ansa Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino e dell'associazione AlpMed. Una situazione del genere, per i prossimi mesi, sarebbe insostenibile con effetti a cascata su numerosi settori. Ecco perché "occorre fare tutti gli sforzi necessari affinché i lavori di ripristino della linea vengano accelerati, per risolvere un problema che non si limita solo alla regione francese coinvolta, ma impatta fortemente su tragitti di lungo raggio tra due Paesi", aggiunge Gallina.

La durata dei lavori

Come abbiamo visto sul Giornale.it, i treni non circolano più dalla fine di agosto a causa della frana di agosto: sono state chilometriche le code di auto e mezzi pesanti che, con la rete ferroviaria fuori causa, hanno intasato le strade. L'unico varco disponibile è attraverso il traforo del Monte Bianco perché anche la galleria del Frejus sarà fuori uso per i lavori previsti nelle prossime settimane. La situazione, quindi, è di oggettiva emergenza. Le autorità francesi hanno spiegato che i lavori di ripristino della rete ferroviaria, inizialmente previsti entro novembre, non finiranno prima dell'estate 2024. La prospettiva di una chiusura così lunga nel tempo, secondo la Camera di Commercio di Torino, "rappresenta un rischio di totale desertificazione dell'intermodalità ferroviaria tra l'Italia e la Francia e causa di un danno incalcolabile per l'economia transfrontaliera.

"Conseguenze disastrose"

"Conseguenze ecologiche ed economiche disastrose": si apre così la nota del Comitato Transalpine Lione-Torino che ha spiegato come l'interruzione dei collegamenti ferroviari tra Francia-Italia su un asse strategico europeo sia deleterio per tutta l'economia. "Per quasi un anno, le migliaia di passeggeri del Tgv (Sncf) e del Frecciarossa (Trenitalia) tra Parigi e Milano, così come i 170 treni merci che utilizzano questa linea ogni settimana dovranno trovare altre soluzioni".

Il rischio è che possa intasarsi la linea ferroviari Svizzera dove sarebbero deviati la maggior parte dei flussi: l'unica soluzione sarebbero aerei e strade ma, soprattutto quest'ultime, garantirebbero code lunghe ore come è già accaduto nel recente passato.

"La valle della Maurienne sarà particolarmente esposta data la chiusura del tunnel stradale del Monte Bianco dal 16 ottobre al 18 dicembre per importanti lavori di ristrutturazione e manutenzione", aggiunge il Comitato.

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