Cronaca internazionale

Tsipras si dimette da leader di Syriza: così va in pezzi la sinistra greca

Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni dalla leadership di Syriza dopo la schiacciante sconfitta rimediata dal partito di sinistra alle ultime elezioni greche

Tsipras si dimette da leader di Syriza: "È ora di aprire un nuovo ciclo"

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Tsipras si dimette da leader di Syriza: "È ora di aprire un nuovo ciclo"

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"Ci sono dei momenti cruciali in cui occorre prendere decisioni fondamentali". Quella di Alexis Tsipras è coincisa con l'annuncio delle proprie dimissioni dalla leadership di Syriza. La schiacciante sconfitta rimediata dal principale partito della sinistra della Grecia alle elezioni parlamentari dello scorso 25 giugno, dove ha ottenuto poco meno del 18% dei voti, è costata carissima a Tsipras, già astro nascente del progressismo ellenico ma da anni sulla via del tramonto.

Le dimissioni di Tsipras

Tsipras si è dimesso dalla carica di segretario di Syriza. Lo ha dichiarato lui stesso nel corso di una conferenza stampa dall'edificio Zappeion, ad Atene. "È giunto il momento di aprire un nuovo ciclo", ha affermato, spiegando di aver proposto un ricorso immediato alle procedure pertinenti per l'elezione di un nuovo leader, in cui non sarà candidato.

"Sarò comunque presente prima e dopo queste procedure", ha fatto sapere Tsipras, per "dimostrare che nella vita e in politica si può essere combattivi e utili senza cariche". "La battaglia per le idee non è definita dalla poltrona che si occupa", ha quindi detto il leader dell'opposizione, esortando ad "intraprendere un processo di profondo rinnovamento e rifondazione che abbracci tutti i membri e gli amici del partito". "Ne va della qualità della nostra democrazia e del fronte contro l'estrema destra e il fascismo", ha spiegato.

La parabola del leader

Il 48enne Tsipras ha ricoperto la carica di primo ministro greco dal 2015 al 2019, un periodo segnato principalmente dalle ricadute della crisi finanziaria e dalla questione relativa alla permanenza o meno della Grecia nell'eurozona.

In quegli anni turbolenti, Syriza era salita al potere con una promessa anti-austerità. Tuttavia, le cose sarebbero andate diversamente. Sotto la pressione della Germania e di altri Paesi dell'Ue, il governo di Tsipras ha finito per supervisionare alcune delle più profonde misure di austerity in Europa.

Dopo 15 anni al timone, Tsipras ha così scelto di fare un passo indietro, nei panni per altro del leader più longevo nella storia del partito. Come detto, resterà come capo del partito fino a quando non verrà trovato un successore. "Questo difficile viaggio ha avuto compromessi, decisioni difficili, infortuni e logoramento, ma è stato un viaggio che ha lasciato un segno nella storia", ha chiarito durante l'annuncio delle sue dimissioni.

La debacle elettorale

A proposito delle ultime elezioni, a maggio Syriza aveva registrato una perdita di 11,5 punti percentuali nei consensi, scendendo al 20%. E alle elezioni della scorsa domenica, le preferenze erano ulteriormente scese al 17,8%. "Per quanto paradossale possa sembrare, i risultati elettorali negativi possono rappresentare un nuovo inizio per Syriza", ha dichiarato Tsipras.

Kyriakos Mitsotakis, intanto, ha prestato giuramento per il suo secondo mandato da primo ministro greco, dopo la vittoria alle elezioni del suo partito, Nuova Democrazia. Salutando il "mandato forte", Mitsotakis ha affermato che "le grandi riforme procederanno rapidamente", aggiungendo di avere obiettivi "ambiziosi" per i suoi prossimi quattro anni al potere che potrebbero "trasformare" la Grecia.

Tra i suoi impegni c'è quello di aumentare i finanziamenti al sistema sanitario pubblico del Paese e migliorare la sicurezza infrastrutturale.

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