"Violentata fino alla morte". L'orrore su una 37enne a Londra

L'operatrice sanitaria Natalie Shotter è stata aggredita a Southall (Londra). Sotto accusa il senza fissa dimora Mohamed Iidow

"Violentata fino alla morte". L'orrore su una 37enne a Londra
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Ha sconvolto il Regno Unito il caso di Natalie Shotter, l'operatrice sanitaria trovata morta sulla panchina un parco di Londra dopo aver subito per ore abusi e violenze sessuali. A finire nel mirino degli inquirenti è un senza fissa dimora che tuttavia ha negato ogni accusa. La vicenda, dunque, prosegue, nella speranza di fare chiarezza.

L'orrore sulla vittima

Per raccontare questa storia occorre tornare indietro di qualche anno, vale a dire al 17 luglio 2021. Natalie Shotter, 37enne madre di tre bambini, si trovava in giro per strada, malgrado fosse buio. La donna aveva trascorso la serata fuori e si trovava per strada quando è stata aggredita da qualcuno. Ancora non sappiamo che cosa sia accaduto alla donna. Spiegando la situazione, il procuratore Alison Morgan KC ha dichiarato che durante l'esame autoptico non sono state trovate ferite riconducibili a colpi inferi col coltello o a percosse. Tutto fa pensare che la vittima sia effettivamente stata violentata a morte.

Stando alla ricostruzione fornita, la donna è poi stata rinvenuta da un passante su una panchina del parco di Southall Park, nella zona ovest di Londra. Era già morta e per lei non è stato possibile fare nulla. Gli inquirenti hanno quindi rivolto la loro attenzione sulla figura di Mohamed Iidow, un 35enne senza fissa dimora.

Sulla vicenda deve ancora essere fatta chiarezza. Nel corso dell'iter investigativo, sono emerse le cattive abitudini di Natalie Shotter, che non avrebbero però provocato la morte. "La notte in questione, Natalie era fuori a divertirsi e questo imputato ne ha approfittato. È stata violentata ripetutamente da questo imputato ed è stato il processo di stupro, più e più volte, a causarne la morte", ha attaccato la procuratrice, come riportato dal Mirror. "Dal filmato e dall'assenza di movimento da parte sua, Natalie non sembra essere stata cosciente al momento dello stupro, per non parlare del consenso a ciò che l'imputato le stava facendo. Non avrebbe mai potuto credere che lei fosse consenziente. Le azioni di questo imputato, lo stupro ripetuto, hanno causato la morte di Natalie".

Il caso giudiziario

Accusato di stupro e omicidio colposo, Mohamed Iidow ha respinto tutte le accuse. L'accusa ha riconosciuto il fatto che la donna potesse aver consumato alcool e/o droghe la sera della morte, ma ha insistito sul fatto che ciò non può aver causato il decesso. "La tesi dell'accusa è che il consumo di sostanze ha reso Natalie ancora più vulnerabile", ha affermato Alison Morgan.

"Non ha causato la sua morte, ma potrebbe spiegare come mai si è ritrovata su quella panchina al parco, da sola, nel cuore della notte, sdraiata su un fianco, vulnerabile agli uomini in quel parco", ha concluso. Il processo, dunque, è ancora in corso.

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