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Alluvione, gli eco-attivisti attaccano il Pd: "Il sonno della Regione genera morti"

Blitz degli eco-attivisti nella sede della Regione Emilia Romagna, che hanno manifestato accusando l'amministrazione Pd di non aver fatto abbastanza per limitare gli effetti dell'alluvione. La Lega: "Adesso è il momento degli aiuti, ma arriverà il momento di accertare eventuali responsabilità"

La protesta degli eco-attivisti contro l'amministrazione regionale PD a Bologna
La protesta degli eco-attivisti contro l'amministrazione regionale PD a Bologna

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Alluvione, gli eco-attivisti attaccano il Pd: "Il sonno della Regione genera morti"

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Uno striscione, srotolato da alcuni giovani sporchi del fango precedentemente spalato in Romagna. Esposto prima all'esterno della sede della Regione Emilia-Romagna e poi all'interno dell'aula in cui l'assemblea legislativa si era riunita: "Il sonno della Regione genera morti - 2050 è troppo tardi", le frasi trascritte sul panno mostrato al governatore PD Stefano Bonaccini e agli esponenti della giunta presenti in quel frangente. Un vero e proprio attacco all'amministrazione regionale, quello messo in atto ieri a Bologna dagli eco-attivisti di "Extinction Rebellion". Che hanno parafrasato il titolo della celebre opera d'arte di Francisco Goya ("Il sonno della ragione genera mostri") per puntare il dito contro il centrosinistra che governa la regione. Il motivo? Secondo gli attivisti, gli amministratori non avrebbero adottato interventi di mitigazione abbastanza efficaci nel prevenire gli effetti dell'alluvione che ha devastato la Romagna.

Gli eco-attivisti attaccano il PD

"Siamo entrati nella sala dell'assemblea con i vestiti impregnati di fango per denunciare le responsabilità della Regione nell'attuale situazione emergenziale. E per chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche - si legge in una nota pubblicata sui social dall'associazione - le recenti alluvioni ci ricordano che la crisi climatica è qui e mette in pericolo le nostre vite e le nostre case già ora. Ma la Regione non ha piani credibili di mitigazione o adattamento alla crisi climatica". Il presidente dell'assemblea ha quindi dovuto interrompere la seduta, fin quando gli manifestanti non hanno abbandonato il campo. Accuse che Irene Priolo, vice-presidente della Regione, ha ad ogni modo respinto con forza: si è trattato a suo dire di un "evento epocale", considerando che nelle aree più colpite dagli eventi atmosferici dei giorni scorsi sono precipitati ben 350 milioni di metri cubi d'acqua. Numeri eccezionali, contro i quali la programmazione e gli interventi manutentivi effettuati potevano secondo lei far ben poco.

Le Lega: "Arriverà il momento di accertare responsabilità"

L'attenzione sulle condizioni della regione resta massima anche da parte del governo Meloni: ieri è stato ad esempio annunciato un primo "pacchetto" di aiuti da due miliardi di euro, seguito dall'annuncio del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci di contributi mensili (sino ad un massimo di 900 euro) ai nuclei familiari colpiti dall'alluvione per l’autonoma sistemazione. Quando la protesta degli ambientalisti nel capoluogo emiliano si è esaurita e la seduta ha avuto modo di riprendere, nemmeno ha Lega ha tuttavia risparmiato una "stoccata" al Partito Democratico. "Oggi è il momento degli aiuti e del sostegno. Quando il peggio sarà passato, arriverà però il momento delle responsabilità - ha premesso Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale del Carroccio - spero che la Regione abbia fatto effettivamente tutto quel che poteva fare, in termini di manutenzione.

Perché se così non fosse, mi aspetterei dimissioni di massa".

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