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"Risposta immediata". Il governo trova subito 2 miliardi per l'alluvione. "Non è stato facile". E Macron manda aiuti

La premier Meloni soddisfatta: "Non ricordo in passato un intervento del genere, abbiamo spolverato le pieghe dei bilanci" per trovare i fondi. Il presidente francese annuncia l'invio di uomini e mezzi. La visita della Von der Leyen nelle zone alluvionate

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Due miliardi, e non sono spiccioli. «Trovarli in così pochi giorni non è stata un'impresa facile, va dato atto a tutto il governo di essersi dedicato all'alluvione con il massimo della concentrazione e dell'operatività possibile». Dieci milioni qua, cinque la, tre chissà come: quella cifra Giorgia l'ha dovuta spremere da ogni singolo ministero, vincendo resistenze e chiedendo di «spolverare le pieghe dei bilanci»: per la copertura finanziaria si vedrà, ma intanto al termine del Consiglio dei ministri può dirsi «soddisfatta, perché siamo riusciti a varare in fretta molte misure per tamponare il disastro, non ricordo in passato un intervento da due miliardi per l'emergenza». Poi certo, ci sarà una fase due, quella della ricostruzione, e serviranno ben altre somme «che ancora non siamo in grado di quantificare».

E il primo pacchetto di aiuti e sgravi ottiene il gradimento anche di Stefano Bonaccini. «Ringrazio l'esecutivo per la velocità - dice il governatore - Alcune delle misure che abbiamo proposto le ritrovo approvate oggi». La Meloni annuisce e promette di «lavorare insieme con la Regione». Seduti uno accanto all'altra a Palazzo Chigi, dopo l'incontro ufficiale tra le due delegazioni, la premier e il presidente dell'Emilia-Romagna sono dunque pronti a dividersi responsabilità e microfoni. La strana coppia funziona, lo spirito è quello di solidarietà nazionale di cui, alla stessa ora a un chilometro di distanza, parla pure Sergio Mattarella, ricevendo l'Inter e la Fiorentina al Quirinale prima della finale di coppa Italia. «Un ricordo alle vittime e un pensiero ai tanti concittadini che hanno lasciato la casa e hanno visto l'azienda devastata. Siamo di fronte a una grande sofferenza che richiede solidarietà da parte di tutto il Paese e che si sta manifestando in questi giorni». In campo pure la Francia. «Quaranta militari e mezzi di soccorso stanno arrivando in Italia», annuncia Emmanuel Macron. E oggi Ursula von der Leyen visiterà le zone alluvionate.

Ecco dunque le deroghe fiscali, i 580 milioni per la cassa integrazione, l'esonero retribuito per i dipendenti pubblici che non riescono a raggiungere gli uffici, l'una tantum di tremila euro per i lavoratori autonomi, i tassi agevolati, gli indennizzi per l'agricoltura, la sospensione di bollette, mutui e versamenti fino al 31 agosto, il fondo di garanzia per le piccole imprese e l'anticipo della norma del codice degli appalti che consente di spendere 500 mila euro con procedura d'urgenza, più varie disposizioni per l'università e la giustizia.

Capitolo a parte la scuola. La Meloni vuole fare il possibile per non interrompere le lezioni. «C'è un fondo da venti milioni per la continuità didattica e per assicurare l'adempimento degli esami di maturità e stiamo lavorando per comprare dei computer per gli studenti costretti a restare a casa». Per finanziare gli interventi sono previste estrazioni straordinarie di Lotto e Enalotto con un euro supplementare a schedina e un aumento dei biglietti dei musei statali. E ancora, soldi da impiegare subito per la pronta emergenza: spalare le città, rinforzare gli argini, riparare le strade, riaprire gli ospedali, ritirare su i ponti.

Ma non può bastare. «Questo è un decreto legge, molto corposo, che però riguarda solo i primi interventi urgenti, le prime risposte ai territori colpiti», spiega la premier. Quando la situazione si sarà stabilizzata, si penserà alla ricostruzione. Bonaccini chiede la nomina subito di un commissario straordinario: doveva essere lui, poi alcuni contrasti in Consiglio dei ministri e il no di Matteo Salvini hanno convinto Giorgia a prendere tempo, ma la scelta sembra fatta. «Lavoreremo insieme», assicura. Il governatore sostiene che «non è importante il nome ma il modo di agire» e ringrazia la Meloni «per essere venuta nella nostra terra ferita» e il Cdm «per lo sforzo» fatto. «Nella velocità e nell'efficacia nel dare una mano a cittadini e imprese la possibilità di essere capiti perché c'è chi ha perso tutto.

Solo i danni alle strade superano il miliardo».

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