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Ancora caos a Milano: 400 egiziani tentano di forzare la fila all'ufficio immigrazione

Solo l'esperienza e il buon senso dei poliziotti in servizio d'ordine ha evitato tumulti più gravi in via Cagni a Milano davanti all'ufficio immigrazione

Ancora caos a Milano: 400 egiziani tentano di forzare la fila all'ufficio immigrazione

Nuovo lunedì di disordini in via Cagni a Milano davanti alla caserma Annarumma della polizia di Stato. Ancora una volta, fin dalla tarda serata di ieri, centinaia di migranti si sono ammassati davanti all'ingresso dell'ufficio stranieri della questura per avanzare le domande di ottenimento del permesso di soggiorno. La situazione si ripete ogni lunedì ma col passare del tempo il numero di immigrati irregolari che stazionano in via Cagni sembra aumentare e farsi sempre più violento e sprezzante delle autorità.

Questa notte sono stati 800 circa gli immigrati che si sono accalcati e la situazione è degenerata quando 400 egiziani hanno tentato di forzare il blocco, muovendosi compatti per prevaricare gli agenti disposti dalla questura per il servizio di sicurezza. Un'azione organizzata e ormai ben nota da parte delle forze dell'ordine, visto che all'evidenza sono quasi sempre i cittadini egiziani a creare disordini e a tentare di scatenare il caos con gli agenti preposti a far mantenere l'ordine. Anche questa mattina è stato necessario un intervento vigoroso da parte dei poliziotti per riportare la situazione alla calma ed evitare che l'agitazione si trasformasse in una vera e propria sommossa. Solo il buon senso e la preparazione dei poliziotti ha impedito che si verificassero scontri.

Alle 6.30, quindi, sotto lo stretto controllo degli uomini dislocati appositamente per il servizio d'ordine, sono state aperte le porte dell'ufficio immigrazione per fare entrare il numero di persone previsto. A quel punto è iniziata la valutazione delle istanze dei soggetti che hanno fatto il loro ingresso mentre gli atri si sono dispersi. Ma sarà solo questione di giorni, in attesa di un altro lunedì durante il quale si ripeteranno le stesse identiche scene. In passato sono stati rinvenuti anche coltelli e armi improprie durante i disordini, segno evidente di una situazione incandescente.

L'ufficio immigrazione di via Cagni a Milano è costantemente sotto pressione anche perché, come spiegato anche da Riccardo De Corato, ex assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia e oggi deputato per Fratelli d'Italia, a Milano arrivano migranti da tutto il Paese.

Si presentano in via Cagni per la rinomata efficienza di questo ufficio ma così facendo si viene a creare un ingorgo che di fatto limita l'attività degli addetti e rallenta le procedure anche per chi ha realmente diritto al permesso di soggiorno.

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