Nella piazza principale di Vicchio, un Comune dell'area metropolitana di Firenze, nei giorni scorsi è stato allestito un grande albero di Natale. Una situazione comune ad innumerevoli realtà comunali di tutta Italia, non fosse per un particolare tutt'altro che trascurabile: in cima all'albero, al posto del classico puntale, è stata posta una bandiera della Palestina. Si tratta di una scelta dell'amministrazione comunale di centrosinistra, che ha già suscitato polemiche destinate a superare i confini regionali. Anche perché, in una nota non priva di tratti surreali, il Comune di Vicchio ha specificato che con questa decisione la giunta comunale "vuole esprimere vicinanza, solidarietà e sostegno al popolo palestinese oppresso e martoriato dallo Stato di Israele". E si tratta oltretutto della seconda iniziativa pro-Pal per il Comune mugellano, in barba alla comunità israeliana toscana ed italiana: poco tempo fa il Comune di Vicchio, con un atto votato dal consiglio comunale aveva peraltro concesso di recente la cittadinanza onoraria alla relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati Francesca Albanese.
Una decisione, quest'ultima, in antitesi rispetto a quella presa da un'altra giunta di centrosinistra, quella che amministra Firenze, con il sindaco fiorentino Sara Funaro che proprio la scorsa settimana aveva reputato "non opportuno" concedere la cittadinanza onoraria del capoluogo toscano ad una "figura divisiva" come quella di Albanese. E le critiche non sono mancate, dicevamo: Kishore Bombaci, presidente dell'Associazione Fiorentina Amici di Israele, ha duramente attaccato queste due iniziative promosse dal sindaco di Vicchio Francesco Tagliaferri, invitandolo ad un ripensamento. "Troviamo incomprensibile la scelta anzi le scelte del sindaco di Vicchio di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, quando molti Comuni compreso Firenze stanno rivedendo le loro posizione riguardo la relatrice Onu. Troviamo ancora più incomprensibile voler adornare l'albero di Natale in piazza Giotto con una bandiera palestinese che, contrariamente a quanto afferma il sindaco non è simbolo di lotta alla guerra - ha scritto sulla propria pagina Facebook - Perché si vuole strumentalizzare la festività? Perché non un accenno ad Hamas? Perché non un simbolo più universale? La realtà è che si cerca di Dar linfa ideologica a una narrazione che inizia inesorabilmente a mostrare le crepe".
Dura anche la reazione di Davide Galeotti, esponente del centrodestra mugellano: anche lui ha accusato il centrosinistra di aver strumentalizzato un simbolo della tradizione come l'albero di Natale.
"Trovandomi di fronte al triste spettacolo della bandiera palestinese piazzata in cima all’albero di Natale eretto in piazza Giotto e alla sconcertante notizia della cittadinanza onoraria concessa alla dottoressa Francesca Albanese, entrambe decisioni del Comune di Vicchio, non ho potuto evitare di farmi alcune domande sul senso di queste discutibili trovate - ha dichiarato al periodico locale Il Filo - proprio alla luce della loro martellante propaganda buonista rimango interdetto e mi domando: come si può chiedere rispetto per i simboli culturali e religiosi provenienti da fuori mentre si sbeffeggiano quelli cristiani, trasformandoli in miseri pennoni da cui fare sventolare un simbolo politico? Ci sono simboli che vanno rispettati e simboli che si possono impunemente brutalizzare a fini di propaganda politica? Che modello di inclusività si ha in mente quando, oltre a strumentalizzare un simbolo culturale della religione cattolica che solitamente unisce nello spirito natalizio, si concede la cittadinanza onoraria ad un personaggio discutibile come la dottoressa Albanese? Persino il sindaco di Firenze Sara Funaro si è rifiutata di dare equivalente immeritato onore".