Cronaca locale

"Basta l'autocertificazione". L'ultimo regalo di Gualtieri agli abusivi

Neppure l’incontro di ieri con il prefetto ha fatto cambiare idea al primo cittadino che, fino a questo momento, si è dimostrato molto tollerante verso gli occupanti

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Nessun passo indietro da parte dell’amministrazione comunale di Roma. In tema di occupazioni abusive sia il sindaco Roberto Gualtieri sia il centrosinistra continuano a salvaguardare quelle persone che vivono in maniera illegale in edifici occupati abusivamente. Neppure l’incontro di giovedì con il prefetto, come riporta il quotidiano Il Tempo, ha fatto cambiare idea al primo cittadino. L’invito a riflettere sui criteri di applicazione della deroga alla legge Renzi-Lupi non è stato preso in considerazione dal Campidoglio, anzi, non solo non verrà applicato il divieto di residenza per gli occupanti abusivi, ma basterà un'autocertificazione per comunicare agli uffici di essere in possesso di uno o più dei requisiti previsti.

Quali sono i requisiti salva occupanti

Presentando un semplice documento gli abusivi avranno la possibilità di restare nell’abitazione occupata. Basterà dichiarare di avere un reddito basso, di essere richiedenti asilo o rifugiati, di avere figli minorenni, di essere disabili, di avere più di 65 anni e di vivere in condizioni igieniche precarie. Con l’autocertificazione si potranno ottenere la residenza e gli allacci di luce e gas. L’unico ostacolo è rappresentato dalle verifiche sulla veridicità delle affermazioni degli occupanti, controlli che però verranno effettuati in una fase successiva.

Le direttive della prefettura

In ogni caso, il prefetto ha dato alcune indicazioni precise al sindaco Gualtieri. Per i rifugiati, i quali sono considerati dal nostro ordinamento alla pari dei cittadini italiani, la possibilità di rientrare nella deroga alla legge Renzi-Lupi va legata alla necessità che l’occupante abusivo rientri anche in almeno uno degli altri requisiti richiesti, ovvero quelli sociali o di reddito. Su un punto la prefettura non transige: se l’occupante si è macchiato di un grave reato, tipo quello di violenza sessuale, non può usufruire dei benefici della deroga.

L’ultima parola, comunque, spetterà al Campidoglio che, fino a questo momento, si è dimostrato molto tollerante nei confronti degli abusivi.

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