
Costringeva i bambini della sua classe a vivere in un incubo a causa dei ripetuti maltrattamenti a cui li sottoponeva ogni singolo giorno: per fortuna le botte e gli insulti nei confronti dei piccoli sono stati documentati in video, inchiodando così l'autrice delle vessazioni, la maestra di una scuola d'infanzia di Napoli sulla sessantina, alle proprie responsabilità. Sono stati i carabinieri di Marano a notificare alla donna l'interdizione di 12 mesi dai pubblici uffici emessa dal giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord su richiesta del procuratore facente funzioni Anna Maria Lucchetta.
Le indagini nei confronti della responsabile erano scattate grazie alla denuncia di alcuni genitori allarmati da alcuni inusuali comportamenti riscontrati nei figli. I bimbi avevano paura di andare a scuola, manifestando chiaramente segnali di ansia e preoccupazione: tutti sintomi che si erano interrotti nel momento in cui i loro familiarti avevano deciso di trasferirli presso un altro istituto scolastico.
Individuata la presunta origine comune del problema, la procura della Repubblica ha coordinato le indagini per ricostruire la torbida vicenda: gli uomini dell'Arma sono entrati in azione tra ottobre e dicembre 2024, raccogliendo un cospicuo numero di prove nei confronti della maestra, protagonista di insulti, minacce e aggressioni fisiche nei confronti dei suoi piccoli alunni.
"Sei brutto... Sei la morte...Vuoi vedere che ti faccio piangere?... Questo è proprio scemo... Ciuccio... Testa di bomba... Mostro...", sono solo alcuni degli epiteti rivolti dall'insegnante ai bimbi della classe di una scuola dell'infanzia sita nel napoletano. Tutto documentato anche in video, con telecamere nascoste installate all'interno dell'aula. Dai filmati emerge la figura di una donna insofferente nei confronti dei piccoli, oltre che particolarmente aggressiva e violenta. Non solo insulti e minacce, purtroppo, dato che i bambini erano costretti anche a subire delle percosse: le aggressioni fisiche si concentravano in particolar modo nel momento del pasto.
Nel caso in cui non avessero mangiato, oltre agli schiaffi per convincerli a finire tutto, la minaccia era quella di non far mai più rivedere loro i propri genitori: costretti a ingurgitare il cibo controvoglia, per evitare ritorsioni, alcuni bambini erano costretti a occultare il cibo e addirittura a rimettere dentro lo zaino, così che la
maestra non si accorgesse di nulla. Grazie alla denuncia delle mamme di tre alunni, un maschietto e due femminucce, l'incubo è finito: per il momento la donna è stata colpita dall'interdizione per 12 mesi dai pubblici uffici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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