Cronaca locale

Cade e si rompe un braccio. Il Comune lo multa: quanto dovrà pagare

L'assurda vicenda raccontata dalla vittima: la sanzione per "non essere riuscito a non cadere"

Cade e si rompe un braccio. Il Comune lo multa: quanto dovrà pagare

Ascolta ora: "Cade e si rompe un braccio. Il Comune lo multa: quanto dovrà pagare"

Cade e si rompe un braccio. Il Comune lo multa: quanto dovrà pagare

00:00 / 00:00
100 %

Sono sicuramente tanti i cittadini ad aver ricevuto multe strane nel corso della loro vita, ma ciò che è accaduto a un uomo di Firenze ha davvero dell'incredibile: caduto in bicicletta, senza provocare alcun danno a cose o persone, si vede ora chiedere dal comune 100 euro di sanzione per "non essere riuscito a non cadere".

"Il Comune di Firenze pretende da me 100 euro per essermi rotto un braccio", racconta il diretto interessato al Corriere della Sera. Nessuna infrazione grave al codice della strada, come passare col rosso o bruciare uno stop o una precedenza, oppure guidare in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: anche se in assenza di danni a terzi o all'arredo urbano, l'uomo si è visto contestare l'articolo 141 comma 2 del Codice della strada per il fatto di non essere riuscito a non cadere.

Sono all'incirca le ore 22 del 15 giugno 2022, quando sale in sella alla propria bici per fare ritorno a casa. "All’angolo tra corso dei Tintori e via de' Benci, ho sentito la bicicletta sfuggirmi da sotto il sedere e un attimo dopo mi trovavo a terra", ricorda, "il tonfo sull’asfalto ha fatto allarmare i clienti della pizzeria antistante che si sono precipitati per soccorrermi".

I presenti chiamano prontamente i soccorsi e la diagnosi in ospedale parla di frattura scomposta dell'omero sinistro, proprio sotto la spalla: ciò significa intervento chirurgico e oltre due mesi di fisioterapia. "Nessun altro veicolo coinvolto, né pedoni, e nessun danno a persone o oggetti", spiega l'uomo,"una fatalità, la cui unica vittima ero io stesso". A determinare presumibilmente la caduta, come spiegato anche da un agente di polizia del Reparto Q1 Fortezza intervenuto sul luogo dell'incidente, l'asfalto reso sdrucciolevole dalla pioggia caduta poco prima: "Pochi istanti di pioggia dopo diverse settimane senza precipitazioni, mi ha spiegato l’agente, possono far risalire olii e materiali viscosi dalla sede stradale, rendendola sdrucciolevole".

Come accade in casi del genere, quando il Comune rischia di essere citato in giudizio come responsabile del sinistro, sono state effettuate le analisi del sangue alla ricerca di alcol o sostanze stupefacenti, e ad accompagnarlo al pronto soccorso è lo stesso agente. "Ma non assumendo mai stupefacenti, e non avendo bevuto da giorni, il mio sangue è ovviamente risultato pulito", puntualizza. "Lì per lì mi venne di rassicurarlo: 'Non sono il tipo, mi fanno tristezza quelli che si approfittano degli incidenti per lucrarci sopra'".

Il problema è ciò che è accaduto appena un mese dopo. A contattarlo telefonicamente è lo stesso poliziotto. "Sono qui con alcuni colleghi e stiamo guardando il video del tuo incidente ripreso dalle telecamere di sorveglianza: lo abbiamo guardato diverse volte e ancoranon riusciamo a capire come tu possa essere caduto a terra", dice l'agente. "Ma come? Aveva piovuto pochi minuti prima", considera il cittadino. "'Posso vedere anch’io quel video?' gli chiesi. 'No, solo a conclusione del procedimento te lo faremo vedere'".

Una situazione che inizia a diventare paradossale, ma il peggio doveva ancora venire. Quando sembrava che fosse tutto passato, lo scorso martedì (3 ottobre 2023), la vittima dell'incidente si trova nella cassetta delle lettere un avviso bonario per mancato pagamento di un verbale. "Scopro che il 10 ottobre 2022, un anno fa, un messo comunale aveva lasciato il verbale di una multa relativo proprio a quella sera (ma all’indirizzo sbagliato)", spiega l'uomo.

E la motivazione pare ancora più assurda e grottesca: "Non riusciva a conservava il costante controllo del veicolo cadendo così a terra". "E no, non è un refuso: l’agente ha davvero scritto 'non riusciva a conservava'", racconta con amarezza, "la multa risultava raddoppiata, da 50 a 100 euro". Oltre il danno la beffa: la sanzione da 100 euro per essersi rotto un braccio. È l'avvocato a spiegargli cosa accade in questi casi:"La strategia del Comune è 'la miglior difesa è l'attacco: multano chi potrebbe fargli causa come arma preventiva'". Ciò nonostante anche il legale è perplesso per l'accaduto: "In tutta la vita non mi è mai capitato un caso così, mai visto qualcuno che è stato multato per essersi fatto male da solo".

"Non ho creato danni se non a me stesso, e ho coscientemente evitato di coinvolgere l’amministrazione comunale come responsabile per la scarsa manutenzione del manto stradale", conclude l'uomo, "il ringraziamento ricevuto è una multa".

Commenti