Lamborghini lucidata con le cartelle esattoriali: bufera sull'imprenditore

La provocazione di Marco Melega, condannato di recente per alcuni reati finanziari, ha scatenato un acceso dibattito su Instagram

Lamborghini lucidata con le cartelle esattoriali: bufera sull'imprenditore
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Il post provocatorio caricato su Instagram ha ottenuto l'effetto desiderato, ovvero quello di portare l'attenzione sul suo caso: l'imprenditore Marco Melega finisce al centro delle polemiche sul celebre social per aver lucidato la sua Lamborghini con delle cartelle esattoriali.

Il 51enne, di recente condannato a 10 anni e 5 mesi per alcuni reati finanziari, si è reso protagonista di una serie di plateali rimostranze nei confronti della giustizia, utilizzando il suo profilo Instagram come mezzo di comunicazione. Le cartelle esattoriali emesse nei suoi confronti dall'Agenzia delle Entrate, per un totale di 50 milioni di euro, sono state riutilizzate provocatoriamente in modo alternativo dall'imprenditore, che ha trovato una nuova destinazione per ciascuna di esse: si va dalla carta igienica fino ad arrivare alla cartina per fumare canne. In un altro filmato, Melega utilizza i fogli per lucidare la sua Lamborghini Aventador MM Special Edition di colore bianco."La carta non si butta. Si usa. Soprattutto quella molto cara. Siate liberi di commentare con suggerimenti alternativi su come utilizzare carta che costa 50 milioni di euro. Tu cosa faresti?", scriveva in modo chiaramente provocatorio il 51enne.

Sotto il post, ovviamente, si sono scatenate le reazioni più disparate, tra chi sostiene la protesta, incoraggiandolo ad andare avanti per la sua strada e chi invece lo critica per il gesto sconsiderato. Il grande clamore suscitato sui social ha spinto l'imprenditore a replicare con un post per chiarire la sua posizione. "Doverose precisazioni rispetto alle carte da 50 milioni postate ieri, che costituiscono una semplice provocazione atta a sensibilizzare un aspetto nel rapporto tra istituzioni ed imprenditori che a mio parere va ottimizzato. Massimo rispetto per tutti".

Un messaggio che non è servito per placare le polemiche, tanto che Melega se l'è presa anche coi quotidiani che hanno raccontato la sua vicenda. "Date le mie recenti esperienze posso confermare senza dubbio alcuno che il Testo Unico Dei Doveri Del Giornalista è carta igienica per tutti coloro che utilizzano il termine 'giornalista' per realizzare pezzi secondo la nobile arte del copia/incolla rinunciando ad osservare i diritti delle persone a favore del sensazionalismo", scrive infatti l'imprenditore. "L’informazione (purtroppo non solo nel nostro Paese) rinuncia ad obiettività, equilibrio, approfondimento, analisi a favore di superficialità e titoloni trattati come strumento di marketing per attrarre audience in virtù del 'risultato economico'. Un mezzo che deve informare la popolazione è ormai divenuto un mero strumento di promozione", aggiunge.

Tutto finito, dunque? In effetti no, dato che le cartelle esattoriali possono avere una nuova e inesplorata funzione, secondo il 51enne, ovvero quella di fare da tappetino per il suo bolide bianco. "Una vettura unica al mondo.

L’unico esemplare di Lamborghini Aventador MM Special Edition. Pulita solo con cartelle esattoriali da 50 Milioni di Euro. Dotata di originali tappetini di carta costosissima. Non ha prezzo", ironizza Melega, scatenando ancora una volta un mare di polemiche.

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