Cronaca locale

Cervinia, danneggiato il cavo di una seggiovia

La fune in acciaio di un impianto di risalita sulle piste da sci è stata danneggiata probabilmente con un flessibile

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Misterioso atto vandalico registrato domenica a Cervinia. La fune in acciaio di un impianto di risalita sulle piste da sci della celebre località turistica valdostana è stata danneggiata da ignoti, probabilmente con un flessibile a pile. Entrando nel dettaglio del sabotaggio, è stata colpita la seggiovia Cielo Alto: la società che gestisce il comprensorio, la Cervino spa, lo ha scoperto lunedì mattina e ha segnalato l’accaduto ai carabinieri. Ma non si tratta della prima volta.

Come riportato dal Corriere della Sera, l’atto vandalico è stato firmato nella notte tra domenica e lunedì. A fare la brutta scoperta sono stati gli addetti della Cervino Spa: il sistema di controllo della seggiovia ha segnalato un problema e l’impianto è rimasto chiuso al pubblico. Sul caso indagano le autorità, i carabinieri valdostani hanno avviato le indagini.

Il cavo della seggiovia di Cervinia non è stato tranciato, ma è stato scheggiato: sono stati lacerati due dei sei trefoli, ossia le sezioni circolari che compongono il cavo su cui sono agganciati i seggiolini dell’impianto finito nel mirino dei malintenzionati. "Fortunatamente, grazie ai nostri protocolli di sicurezza, prima di mettere in esercizio la seggiovia, facciamo i nostri controlli, e ci siamo accorti di questo danneggiamento", la ricostruzione di Federico Maquignaz, amministratore delegato e presidente della Cervino spa: "Nel giro di poco tempo cercheremo di sistemare l’impianto e di rimetterlo in funzione il prima possibile".

Ma non è finita qui. Come evidenziato in precedenza, non si tratta del primo “attacco” alla seggiovia di Cervinia. Per la precisione, esistono due precedenti risalenti al 2015. Il primo, il più grave, risale al maggio di nove anni fa: alcuni malintenzionati – rimasti ignoti – si arrampicarono su un palo della funivia che porta dal paese a Plan Maison, a 2.560 metri di quota, per tagliare parzialmente la fune, rendendo il cavo inutilizzabile. Fortunatamente l’impianto era in manutenzione, s’è rischiata la strage. Poche settimane dopo, nel giugno del 2015, un altro sabotaggio alla seggiovia Bec Carrè di Valtournenche: stesso “modus operandi”, se così lo possiamo definire. Un’azione pericolosa per la sicurezza di chi frequenta abitualmente piste e seggiovie, ma anche un grattacapo non indifferente dal punto di vista economica: la Cervinia spa spese oltre 180 mila euro per sostituire le due funi.

Più recentemente, nell’ottobre del 2022, sono stati danneggiati i mezzi da cantiere impiegati nella realizzazione di una pista nel comprensorio di Cervinia: vetri rotti e pannello di controllo distrutto.

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