Chiede un prestito, perde 4mila euro. La truffa: così, vi spillano i soldi

L'uomo aveva bisogno di 10mila euro per cure mediche. Alla fine ci ha rimesso ben 4mila euro

Chiede un prestito, perde 4mila euro. La truffa: così, vi spillano i soldi

Un 70enne residente nel Verbano è stato truffato su Facebook. Secondo quanto reso noto, l'anziano signore stava cercando di ottenere un prestito di 10mila euro per poter finanziare i costi relativi ad alcuni trattamenti sanitari a cui doveva sottoporsi. Alla fine però, il poveretto è stato derubato di ben 4mila euro. Vittima del raggiro è appunto un 70enne che, alla ricerca del finanziamento di cui aveva necessità, aveva pensato di contattare i gestori di una pagina Facebook che si proponevano per questo tipo di servizi finanziari. Naturalmente, per attirare quante più persone, sia i termini contrattuali che il tasso proposto erano particolarmente vantaggiosi, e così l'anziano aveva deciso di aderire all'offerta proposta.

La truffa

Però, prima di erogare il prestito che era stato pattuito, al cliente è stato chiesto di stipulare una assicurazione, portandolo in questo modo a versare una prima somma di 500 euro. La vittima, che ha pensato che questa richiesta potesse essere in effetti legittima, ha provveduto senza problemi al versamento dei soldi richiesti. In seguito, utilizzando altri altri pretesti, quali il pagamento di spese amministrative e la conferma di essere un pagatore affidabile, i truffatori hanno alla fine indotto la loro vittima a versare altri 3.500 euro. Anche in questo caso la richiesta è stata esaudita. Per un totale di 4mila euro versati dall'anziano. Peccato però che il prestito di cui aveva bisogno l'uomo non sia mai arrivato al destinatario.

Cosa ha fatto dopo

Una volta che si è reso conto di essere stato raggirato e di essere caduto in una trappola, il 70enne ha preso la decisione di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Verbania per denunciare quanto gli era successo. I militari dell'Arma, raccolte tutte le informazioni dalla vittima, hannoquindi avviato una serie di accertamenti di carattere finanziario e, seguendo il flusso di denaro che i gestori della pagina del noto social network erano riusciti a ottenere illegalmente, sono riusciti a risalire ai quattro responsabili della truffa, localizzati in diverse parti d'Italia, che appena avevano ottenuto i fondi avevano subito pensato a dirottarli verso alcuni conti correnti esteri, così da impedire o rendere comunque molto difficoltoso il loro recupero. Adesso i quattro indagati dovranno rispondere tutti dell'ipotesi di riciclaggio.

Le forze dell'ordine raccomandano sempre, in caso di necessità di prestiti, di rivolgersi sempre ai canali ufficiali, come per esempio gli istituti di credito e le società finanziarie accreditate, e di diffidare in qualunque caso di condizioni esageratamente vantaggiose, che potrebbero nascondere delle truffe.

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