Il prete dei migranti contro la polizia: "Controlli in chiesa senza avvisarmi"

Dopo risse e accoltellamenti fra migranti della comunità di don Massimo Biancalani nei mesi scorsi le forze dell'ordine hanno effettuato un sopralluogo all'interno della chiesa di Vicofaro. Controlli disposti dalla prefettura che il "parroco dei migranti" non ha gradito

Il prete dei migranti contro la polizia: "Controlli in chiesa senza avvisarmi"
00:00 00:00

Nelle scorse ore le forze dell'ordine hanno effettuato un controllo all'interno dei locali della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro (Pistoia) che ospita decine di migranti della comunità d'accoglienza di don Massimo Biancalani. Si trattava, stando a quel che riporta la stampa pistoiese, di uno dei controlli disposti dalla prefettura di Pistoia nelle scorse settimane, portati avanti anche da Asl, dai vigili del fuoco e dalla polizia locale anche alla luce del sovraffollamento e delle problematiche di sicurezza e degrado del quartiere periodicamente emerse nel corso degli anni. Il "parroco dei migranti", in quel momento assente in quanto impegnato a scuola come docente di religione, non ha tuttavia gradito e dopo essere venuto a conoscenza di quanto avvenuto non ha risparmiato attacchi alle forze dell'ordine non privi di tratti surreali.

"Dopo essere stato avvertito mi sono precipitato qui e ho trovato una quindicina di membri delle forze dell’ordine che erano entrate in chiesa senza avvisarmi - ha dichiarato al quotidiano La Nazione - ritengo, se non per motivi di particolare urgenza, di dover essere avvisato in situazioni come queste. Essendo io il responsabile legale della chiesa, questi sopralluoghi non possono essere fatti in mia assenza. Quanto avvenuto rientra in una serie di controlli che ritengo eccessivi. A cosa serve un tale dispiegamento di forze dell’ordine?". Sul posto sono arrivati anche poliziotti e finanzieri, con le volanti fuori dalla chiesa che hanno attirato l'attenzione di passanti e residenti. Stando a quel che riporta il quotidiano Il Tirreno, sarebbe stato proprio don Biancalani ad invitare polizia locale, pompieri e ispettori dell'Asl impegnati nei controlli ad uscire dalla chiesa. I residenti della frazione pistoiese, riunitisi in due comitati, pongono tuttavia da anni l'accento sulla questione legata alla sicurezza e al degrado del quartiere, per una situazione drammatica che loro imputano proprio all'esperienza d'accoglienza di don Biancalani.

Negli ultimi mesi i poliziotti ed i soccorritori del 118 sono stati costretti ad intervenire più volte a causa di risse ed accoltellamenti fra migranti risultati a quanto sembra essere ospiti del centro, con tutto ciò che ne consegue per gli abitanti in termini di timori e preoccupazioni. Anche per questo, i residenti avevano organizzato una manifestazione in città sul finire dello scorso inverno: "Fuori Biancalani da Vicofaro", "8 anni di prigionia" e "Basta protezione a don Biancalani", recitavano alcuni degli striscioni più eloquenti esibiti dai manifestanti.

I vicofarini avevano chiesto al vescovo di Pistoia Fausto Tardelli rassicurazioni sull'effettivo rispetto dei recenti accordi fra la Diocesi e le istituzioni politiche (governo in primis) volti al decongestionare il quartiere attraverso il trasferimento in alcuni Cas della regione di parte dei migranti. Una matassa che continua però ad apparire non facile da sbrogliare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica