Cronaca locale

Cuccioli sfruttati: il racket dei clochard sulla pelle degli animali

Ubriachi e drogati che usano cani, spesso cuccioli, per impietosire i passanti: ecco cosa si nasconde dietro l'accattonaggio di molti clochard a Milano

Cuccioli sfruttati: il racket dei clochard sulla pelle degli animali

Quante volte, passeggiando per Milano, si incrociano uomini e donne senzatetto con simpatici cani al seguito? E quante volte, quell'immagine, colpisce a un livello così profondo da spingere anche i più duri a lasciare qualche moneta. La stessa che, magari, qualche metro prima non è stata lasciata all'altro clochard all'angolo di strada precedente, quello senza un cane con sé a impietosire i passanti. Quante volte è accaduto, e quante altre volte accadrà? Ma non è sempre tutto come appare, anzi. Il settimanale Libero in edicola quest'oggi racconta il mondo che si nasconde spesso dietro quelle immagini, un mondo sommerso fatto di racket e di commercio illegale di animali, sfruttati per impietosire.

Ovviamente, questo non sigifica che non esistano clochard che hanno scelto, per necessità o per filosofia di vita, per la strada insieme al loro animale, unico loro compagno di vita. Ma questi, con un minimo di attenzione in più, è facile riconoscerli. Le associazioni animaliste - Task Force Animalista, Zampette Felici e la sezione milanese di Anpana hanno acceso il focus su altre situazioni, molto diverse, in cui il cane diventa uno strumento di accattonaggio. Esiste, infatti, una vera e propria organizzazione a Milano, composta principalmente da rumeni, bulgari e slovacchi che si scambiano i cani durante il giorno per impietosire i passanti. Si tratta per lo più di sbandati, ubriachi o drogati, senza documenti in regola per sé e per gli animali stessi.

"Il buonismo di molti fa più danni di uno tsunami. Vanno tutelati animali e persone che, in mezzo alle strade sdraiate su cartoni, non possono più stare perché nel 2022 ci si aspetta dalla nostra Milano da bere una qualità di vita migliore che tuteli gli indifesi, a qualsiasi specie appartengano", ha spiegato a Libero Carolina Sala, presidente di Task Force Animalista. La richiesta delle associazioni animaliste è quella di allineare il codice civile al Trattato Europeo di Lisbona. Ma c'è un altro problema, che riguarda principalmente Milano e il suo regolamento, nel quale è vietato l'accattonaggio con l'esibizione di animali, a meno che non "si accerti che si tratta di compagni di vita". Questo può essere verificato solo mediante controllo di documenti e microchip: ma chi controlla a Milano? In caso di violazione c'è un'ammenda e il sequestro dell'animale ma è moto difficile che vengano effettuati gli accertamenti.

C'è un intero mondo sommerso che si muove appena sotto la patina della pietà umana davanti a un cane che dorme quieto accanto al suo presunto umano che chiede l'elemosina, e servirebbe maggiore attenzione per evitare che ci siano altre vittime innocenti, anche tra gli animali.

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