Cronaca locale

Far west baby gang, cosa hanno escogitato a Napoli

La zona che da Sant’Erasmo si estende fino a Vigliena versa nel degrado. Soggetti singoli o piccoli gruppi arrivano a pagare una "tassa" ai clan per poter agire indisturbati

Far west baby gang, ecco cosa hanno escogitato a Napoli

A Napoli è allarme sicurezza, con episodi di violenza che si susseguono uno dietro l'altro. Sparatorie, aggressioni, rapine a mano armata. La cronaca è purtroppo piena di casi di questo genere. Soltanto in questi ultimi giorni due uomini sono rimasti feriti per aver tentato di resistere a un furto. La furia dei malviventi, spesso anche giovani appartenenti a delle gang, non sembra avere limiti.

Si alza l'asticella della pericolosità

È triste dirlo, ma pare non esserci un limite alla violenza che sta interessando la bella città partenopea. Soprattutto la zona che da Sant’Erasmo si estende fino a Vigliena, confinante con la provincia Est, pare essersi trasformata in zona di nessuno.

Si ripetono rapine. Si assiste a costanti scene di degrado, con discariche abusive a cielo aperto addossate a quanto rimane di vecchi edifici industriali ormai fatiscenti. In quei luoghi si spacciano stupefacenti, imperversa la protistuzione, e comandano piccole bande non legate direttamente ai clan della camorra. Il traffico è continuo.

Dilagante anche il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, che si aggirano nei pressi di pub e cornetterie. Chi vuole posteggiare, deve arrivare a sborsare fino a 5 euro.

Le rapine sempre più violente

Preoccupano le rapine, che spesso sfociano nel sangue. In questi ultimi giorni due casi hanno sconvolto la città di Napoli: quello del giovane ingegnere fermatosi per fare rifornimento al suo scooter in via Reggia di Portici, e quello del ragazzo rimasto ferito in via Brin, dopo aver resistito a un furto.

L'ingegnere 32enne, ferito mercoledì scorso da un colpo di pistola per difendere lo scooter, è finito al pronto soccorso dell'ospedale del Mare per le lesioni ossee provocate dallo sparo. Il filmato registrato dalle videocamere di sorveglianza è decisamente forte, e riporta chiaramente la brutalità dell'attacco. Il giovane, che ha rischiato l'amputazione di una gamba, è ancora ricoverato in ospedale e, se le sue condizioni continueranno a migliorare, potrà presto tornare a casa.

Tanta paura anche per il calciatore di 20 anni che domenica scorsa è stato aggredito nei pressi del deposito dei bus Stella Polare. Il ragazzo è stato avvicinato da due malviventi in scooter e ha tentato di reagire alla rapina, riportando una ferita d'arma da fuoco al fianco sinistro. I criminali, infatti, non hanno avuto alcuna esitazione nel premere il grilletto.

Tornato a casa sanguinante, il 20enne è stato soccorso dal padre, che lo ha accompagnato all'ospedale dei Pellegrini di Napoli, dove ha ricevuto le cure del caso ed è stato poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.

La "tassa" ai clan

Si tratta, come abbiamo detto, di gruppi che spesso non appartegono a un vero e proprio clan. Questo però non significa che non vi sia l'ombra della camorra. "La camorra c’è, ma per lo più ci sono cani sciolti che ai clan versano una tassa per poter operare liberamente", spiega infatti al Corriere del mezzogiorno un investigatore che opera sul posto.

Ottenuto il beneplacito dei clan, i criminali, spesso giovanissimi, hanno piena facoltà di agire indisturbati.

Commenti