Cronaca locale

Nuova moschea a Firenze, via libera del Pd. La Lega prepara la raccolte firme

A Firenze, il Comune a guida Pd avrebbe dato il via libera all'ampliamento del centro islamico di via Casella. No del Carroccio: "Zona già caratterizzata da criticità e tensioni, l'amministrazione non rispetta il parere dei residenti"

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Il Comune amministrato dal Partito democratico avrebbe dato il via libera all'ampliamento definitivo dell'attuale centro islamico, in una zona a quanto pare inadatta ad ospitare un incremento notevole del numero dei fedeli a causa degli spazi ridotti e della carenza di parcheggi. E tutto ciò, aggiungendo al quadro anche i vari casi di microcriminalità segnalati nel quartiere, si tradurrebbe in nuovi disagi e nuove criticità per i residenti. Questo è quanto sostiene a Firenze la Lega, con gli esponenti del Carroccio che si sono oltretutto detti già pronti a lanciare una raccolta firme (chiamata "No alla grande moschea di via Casella") per indurre l'ente a rivedere questa scelta. Non risparmiando una stoccata al sindaco "dem" Dario Nardella e alla giunta, accusando chi amministra di non essersi esposto sull'argomento anche per motivi elettorali (visto che nel capoluogo della Toscana si andrà al voto per le comunali fra pochi mesi).

"Come più volte denunciato dalla Lega, il centro islamico di via Casella arrecava già troppi disagi ai residenti, con la purtroppo nota ed enorme tensostruttura temporanea allestita in passato - hanno attaccato in una nota Federico Bussolin, Barbara Nannucci e Davide Bisconti, rispettivamente capogruppo in consiglio comunale, segretaria comunale e capogruppo del Quartiere 4 - figuriamoci adesso che l'Associazione Moschea Firenze ne ha ottenuto l’allargamento in modo definitivo, come emerge dalle osservazioni presentate e per adesso accolte dal Comune al Poc. Ci opporremo politicamente a questa decisione. La Lega rispetta il parere dei cittadini, questa amministrazione no". Gli esponenti leghisti hanno insomma sottolineato come la conformazione della zona non si presti in primis all'aumento esponenziale del traffico e delle presenze.

E ciò rischierebbe a loro dire di creare ulteriori problematiche per gli abitanti del posto, i quali sarebbero già messi a dura prova dagli atti predatori verificatisi con una certa frequenza negli scorsi anni. "La zona di via del Cavallaccio, già tristemente famosa per i frequenti episodi di microcriminalità, non necessita di ulteriori tensioni e problemi per i residenti. Ha una viabilità non adatta e soprattutto non ci sono i parcheggi sufficienti ad un determinato aumento di presenza di fedeli - hanno chiosato Bussolin, Nannucci e Bisconti - nessuno nega la libertà religiosa. Si evidenzia solo che via Casella non può subire nessun allargamento del centro di preghiera.

Esiste già da tempo una lettera, che solleva molti problemi sulla moschea attuale, scritta proprio dall’amministratore di condominio al Comune, alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco. Perché il Comune ed il Quartiere non parlano sul tema? Hanno forse timore di perdere consensi elettorali?"

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