
Si aggravano le condizioni del bimbo salvato ieri dopo un incidente in una piscina dell'acqua park di Gallipoli. Nel corso della giornata un dirigente dell'ospedale aveva dato notizia della morte del piccolo, ma in serata la direzione sanitaria dell'istituto ha smentito la notizia, spiegato che il bambino resta ricoverato in rianimazione si sono ulteriormente aggravate, ma che è ancora vivo. Stessa versione anche dalla Questura di Lecce che ha confermato come il bimbo sia ancora vivo, anche se le condizioni sono "gravissime".
Il piccolo si trovava nel parco acquatico Acquasplash di Rivabella per trascorrere una giornata con i suoi cari. Purtroppo è finito nella piscina più grande, nel punto in cui l'acqua è fonda, rischiando di annegare. Suo padre appena si è accorto che qualcosa non andava e ha dato l'allarme. Subito si sono attivati i soccorsi, con i bagnini della struttura che sono prontamente intervenuti e, arrivata l'ambulanza del 118, i primi tentativi di rianimarlo. Il bambino è arrivato all'ospedale di Gallipoli in arresto cardiaco e, dopo essere stato intubato e ricoverato in rianimazione, i medici hanno capito che la situazione era disperata.
La dinamica dell'incidente
Il bambino non avrebbe indossato i braccioli o altri dispositivi di sicurezza. Nessuno, però, lo avrebbe visto in difficoltà oppure chiedere aiuto. Nell'area dove si trova la piscina non ci sono telecamere di sorveglianza e questo rende ancora più difficile ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Sul luogo dell'incidente è intervenuto anche il magistrato di turno della procura per i Minorenni che non ha disposto il sequestro della piscina. È possibile che il piccolo sia sfuggito al controllo dei genitori e si sia allontanato cadendo nella piscina.
E una volta in acqua potrebbe aver accusato un malore, magari dopo essere stato colto dalla paura. Gli inquirenti vogliono appurare se il bambino si sia tuffato in acqua volontariamente oppure se, per qualche ragione, sia scivolato in modo accidentale.