
È stato arrestato nella giornata di ieri - sabato 5 luglio - il presunto responsabile dell'esplosione avvenuta in una palazzina di via Nizza (Torino), e della conseguente morte di un giovane di 33 anni, Jacopo Peretti. Si tratta di una guardia giurata di 40 anni, Giovanni Zippo.
Sarebbe stato proprio il vigilante a introdursi nell'appartamento al quinto piano dell'edificio di via Nizza 389 per appiccare un incendio. Quella era l'abitazione di Madalina Ionela Hagiu, ex compagna dell'uomo. Tutto dunque fa pensare che alla base del gesto ci fosse un desiderio di vendetta per la relazione finita. Ma non solo. Il fatto che Zippo abbia scelto un momento in cui la donna non era presente - la Hagiu si trovava all'isola d'Elba con il compagno - porta a ritenere che il 40enne intendesse fare del male alla ex, ma non ucciderla.
Giovanni Zippo, in sostanza, aveva intenzione di distruggere con il fuoco i ricordi di una relazione durata sette anni. La sua sarebbe stata una vendetta, oppure un atto intimidatorio che avrebbe potuto sfociare in altro. Saranno gli inquirenti, ancora impegnati nelle indagini, a fare chiarezza. Di certo sappiamo che il gesto di Zippo ha portato alla morte Jacopo Peretti, un giovane di 33 anni completamente estraneo alla vicenda.
Ma cosa sappiamo di Giovanni Zippo? Il 40enne, che vive a Torino, è una guardia giurata. Gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Nizza sono arrivati a lui in poco tempo: dopo cinque giorni di indagini è scattato l'arresto per omicidio e crollo doloso. L'esplosione avvenuta nella notte di lunedì ha ferito anche lui: Zippo ha riportato ustioni al volto e al braccio, e per questa ragione è stato medicato al Cto. Ieri l'arresto ma, stando alle notizie riportate sino ad ora, non sarebbe ancora stato condotto alla casa circondariale Lorusso e Cotugno.
L'uomo è stato incastrato dai filmati delle telecamere presenti, ma anche dai racconti dei testimoni, che
lo hanno visto scappare. Chi lo conosce ha raccontato che Zippo era un uomo geloso, ossessionato da Madalina Ionela Hagiu. Non accettava la fine della relazione, né che la donna frequentasse un altro uomo.