Un arresto per l'esplosione a Torino. Il retroscena choc: non è stato un incidente

In via Nizza morto un 33enne e ferite 5 persone, tra cui due bambini. Pista dolosa: chi voleva colpire la guardia giurata fermata

Un arresto per l'esplosione a Torino. Il retroscena choc: non è stato un incidente
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Ci sono novità circa la terribile esplosione che nella notte dello scorso 30 giugno ha distrutto un appartamento in via Nizza (Torino), provocando la morte di un giovane di 33 anni. Da giorni gli inquirenti hanno accantonato la pista dell'incidente, e oggi arriva la notizia di un arresto.

Stando alle ultime informazioni riportate, la polizia di Stato ha provveduto all'arresto di un uomo che sarebbe indiziato per la terribile esplosione che ha fatto tremare la città alle 3.15 del mattino. La procura dela Repubblica di Torino, in collaborazione con il Commissariato 'Barriera – Nizza' e la Squadra Mobile, è infine arrivata a un possibile responsabile. Pare certa la natura dolosa del fatto. Del fermato, almeno per il momento, sappiamo che è una guardia giurata di 40 anni.

Gli investigatori si sono mossi in fretta, analizzando il quinto piano della palazzina in cui è avvenuta l'esplosione. Lì - tra il quarto e il quinto piano - sarebbe stato individuato il punto d'innesco dell'incendio. A ricoprire un ruolo fondamentale nelle indagini sono stati i video delle telecamere presenti nelle vicinanze dello stabile, oltre ai racconti di alcuni testimoni e colleghi di lavoro dell'indagato. Il lavoro degli inquirenti ha portato a un soggetto nei confronti del quale è stata richiesta un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ordinanza che è stata emessa nel pomeriggio di oggi, sabato 5 luglio. Il soggetto è stato accusato di omicidio volontario e crollo doloso.

Tutto il resto è ancora da chiarire. Il 33enne Jacopo Peretti, vittima dell'esplosione, non avrebbe avuto nulla a che fare con l'azione delittuosa. Si ricorda che oltre alla morte del giovane, l'esplosione ha portato anche al ferimento di altre cinque persone, fra cui dei minorenni (una bambina di 6 anni, e un ragazzino di 12). Gli inquirenti si stanno concentrando anche sulla coppia che viveva nell'appartamento del quinto piano.

I due si trovavano in vacanza all'isola d'Elba la notte dell'esplosione. Forse l'arrestato voleva fare del male a loro?

Stando alle ultimissime dichiarazioni, il movente avrebbe una natura personale. Forse la guardia giurata intendeva colpire l'abitazione dell'ex.

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